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Scontri a Bologna, Silp-Cgil: “Un leader dell’estrema destra dava ordini ai responsabili dell’ordine pubblico”. La questura smentisce


BOLOGNA – “Condanniamo con fermezza la violenza, indipendentemente dalla sua origine. tuttavia, riteniamo inaccettabile quanto abbiamo potuto osservare in alcune immagini che mostrano uno dei leader dei movimenti di estrema destra dare ordini ai funzionari responsabili dell'ordine pubblico”. La denuncia della segreteria nazionale del Silp Cgil arriva quando la polemica è più che mai cruenta. E vi si legge nero su bianco, nella nota diffusa, che c'era qualcuno di Casapound o della Rete dei Patrioti che durante il corteo neofascista “dava ordini ai funzionari pubblici”.

Un fatto gravissimo che il sindacato dei poliziotti stigmatizza, aggiungendo che chi ha deciso di consentire la manifestazione neofascista, “non ha tenuto conto del contesto delicato in cui si sono svolte le manifestazioni e ha posto i presupposti per l'intensificarsi di scontri e tensioni” .

La replica della Questura: “Dialogo normale”

Al sindacato replica la questura di Bologna smentendo “categoricamente” che membri di Casapound o altri “abbiano inciso sulle determinazioni adottate circa le modalità di svolgimento dell'iniziativa”. Le interlocuzioni avvenute tra i funzionari della questura e i promotori rientrano “nel normale dialogo che nel corso di ogni manifestazione avviene al fine di garantirne l'ordinato e pacifico svolgimento”. “Ciò – aggiunge la questura – quando si tratta di manifestazioni preavvisate, viene sempre posto in essere indipendentemente dalla natura dell'iniziativa e dell'identità dei suoi organizzatori. Ed in questo caso le interlocuzioni hanno senz'altro avuto un esito positivo poiché la manifestazione ha avuto una durata minore e si è conclusa prima dell'arrivo in piazza XX Settembre, ove, da preavviso, sarebbe dovuto terminare”.

Il sindacato: “Solidarietà ai poliziotti”

La segreteria nazionale del sindacato ricorda che la sicurezza pubblica deve essere assicurata “senza infiltrazioni né pressioni esterne da alcun gruppo o movimento politico”. Il sindacato fa appello all'unità delle forze dell'ordine, “che per altro non vanno mai neppure tirate per la giacchetta”.

E ancora, il Silp Cgil esprime “la propria solidarietà alle poliziotte e ai poliziotti che sono stati coinvolti nei gravi incidenti avvenuti a Bologna, in occasione della manifestazione di movimenti neofascisti, di estrema destra e di gruppi antagonisti”. E ricorda come “questi eventi inaccettabili riportatino purtroppo a situazione già conosciuta, dove le lavoratrici ei lavoratori in divisa si trovano spesso a dover affrontare le conseguenze di tensioni sociali e scontri pubblici, senza che siano adeguatamente protetti e rispettati”.

I poliziotti della Cgil attaccano ricordando che gli agenti “non sono carne da macello”, e sottolineano come “la concessione di spazi di manifestazione a movimenti con forti connotazioni fasciste, specialmente in luoghi simbolici come piazza XX Settembre a Bologna, che ricorda alcuni tra i più gravi episodi di violenza neofascista della storia italiana, appaia non solo inopportuna, ma anche irresponsabile”.



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