Bertolucci: “Grande solidità e nuove soluzioni: l’esordio perfetto di Sinner a Torino”

Lo avevamo detto: era importante partire con il piede giusto. L'avversario (l'australiano De Minaur, numero 9 al mondo) era sicuramente alla portata di Sinner e tra quelli presenti, per caratteristiche tecniche, era anche il più comodo e il più morbido da affrontare. Poi però c'è sempre l'esame del campo. Jannik non era partito benissimo, tanto è vero che ha dovuto anche subito una rottura, però è riuscito a riprendere subito in mano le redini del match, conducendolo con grande tranquillità. Si è visto chiaramente come, nonostante De Minaur abbia tentato diverse volte di modificare il suo classico stile di gioco, provando a immettere qualcosa di nuovo e di diverso, solo raramente – ad esempio con il servizio slice – è riuscito a mettere Sinner davvero in difficoltà . Il campione altoatesino ha commesso qualche errore, ma solo quando ha provato a fare qualcosa che andava anche oltre a quelle che sono le sue spiccate qualità. Tutto normale.