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Casey Stoner: “Ducati con Martin ha perso un’occasione. Vediamo come gestiranno Bagnaia e Marquez”


Il due volte iridato torna a correre in moto a Eicma 2024 dopo 10 anni di stop. Fermato da problemi di salute, Stoner continua a seguire la MotoGP: “Martin merita il Mondiale, Bagnaia è sempre in crescita. E i giapponesi? Sono più lenti per un motivo…”




Giornalista

12 novembre – 14:34 – MILANO

Erano passati 10 anni dall'ultima volta che Casey Stoner aveva corso in moto. Un lungo, lunghissimo digiuno per il due volte iridato classe 1985, finalmente interrotto in occasione della Gara di beneficenza dei campioni a.D Eicma 2024. In sella ad una Beta RR Enduro 300 2 tempiil pilota australiano, ospite del costruttore di caschi Nolan di cui è storico testimonial, ha dato spettacolo a fianco di altri pesi massimi del motociclismo, come Jonathan Rea, Troy Bayliss e Loris Capirossitornando a mostrare il suo unico stile di guida, di cui non si aveva testimonianza sin dalla 8 Ore di Suzuka del 2015. “È stato bello correre per beneficenza, anche se ultimamente non ho guidato tanto e mi manca un po' di allenamento. Quel feeling c'è sempre, ma non ho una grande autonomia”.

La MotoGP la guarda ancora?

“Non più assiduamente, sto sempre attento ai risultati e se qualcosa mi colpisce vado a studiarmelo. È una stagione molto interessante, praticamente come un anno fa ma a ruoli invertiti, con Bagnaia a inseguire Martin. E se un anno fa era Jorge a sbagliare , ora è stato Pecco. entrambi riescono a trovare il limite di queste moto in maniera molto più semplice, soprattutto nella gara lunga a volte vediamo inserire qualcuno, ma quella non è la MotoGP, che invece presuppone di tenere un ritmo alto sulla. distanza”

A proposito di Sprint, cosa ne pensa?

“Non mi interessano. Per me il Mondiale dovrebbe corrersi come è sempre stato, di domenica. Se sbagli, ti sei giocato un'opportunità. Mentre adesso ne hai dovuto un fine settimana. E poi non ti permette di lavorare per davvero sul set-up della moto, perché la sola preoccupazione è entrare in Q2. È un sistema che per me non funziona, lo vedi anche dai distacchi abissali nel GP. Potrebbe starci ogni tanto, come in Formula 1, ma non ogni fine settimana, non è necessario”

Pecco ha raggiunto lei, Agostini, Doohan, Rossi e Marquez nel club di chi ha vinto almeno dieci gare in una stagione…

“Se lo merita. Abbiamo visto cosa Pecco ha fatto le ultime tre stagioni, una crescita costante come pilota. I risultati della Ducati sono sempre migliori, ma nel confronto con altri piloti fantastici lui è quello che vince più di tutti. Non puoi sminuire quel che ha fatto, anche perché sono vittorie vere, non Sprint Quello che ha fatto quest'anno per me è impressionante”

Ducati di perdere il Campione del Mondo rischiando. Cosa ne pensi?

“Sarebbe un brutto colpo. Ma penso che lo sia ancora di più per Martin, che ha passato tutti questi anni a essere fedele alla Ducati, ha fatto sforzi straordinari per diventare il solo con Pecco che lotta per vincere gare e campionati, e poi ha perso l'opportunità di essere promosso nel team ufficiale. Non credo sia giusto. Sfortunatamente, è il modo in cui lavora la Ducati ed è per questo che ora ha perso così tanti piloti C'è chi si chiede perché uno deve lasciare la migliore moto, ma tu non corri solo per business, corri per la passione e per divertirti. E quando hai persone che ti voltano le spalle così velocemente, trovi la tua motivazione nell'andare altrove cosa succederà”.

L'alternativa, però, era Marc Marquez…

“Per molti aspetti capisco la decisione, ma non vuol dire che sia corretta. Quando hai piloti che danno tutto e svettano tra i 22 in pista e ne arriva uno che prende il tuo posto non credo sia giusto. Credo che Marc avrebbe potuto avere una moto ufficiale in un'altra squadra, non credo sia corretto che sia stato scelto al posto di Martin o Bastianini. Soprattutto di Jorge, che ha dimostrato quello che sa fare ed è migliorato sempre. Sfortunatamente, gli hanno tolto questa opportunità. Ma sta facendo un lavoro fantastico, merita il Mondiale”.

Crede che Bagnaia soffrirà Marquez, uno molto abile anche politicamente?

“Dipende da come si comporterà la Ducati. Io credo che Pecco sia sufficientemente forte mentalmente per affrontare questa situazione, ma alla fine si tratterà di vedere chi la Ducati vorrà proteggere di più. Di sicuro proveranno a creare del caos nel team per fare andare le cose in una direzione o nell'altra. Bisognerà vedere come la Ducati gestirà la situazione e chi sceglierà. Dovranno provare ad essere il più bilanciati possibili, se non lo faranno ci sarà un problema”.

Nel frattempo, mentre la Yamaha cresce, la Honda continua ad essere la grande assente. Si è fatto un'idea?

“Da fuori è difficile. Ma credo che sia stato conveniente avere i tre costruttori europei al vertice, con i giapponesi scivolati in fondo. Non credo che in Giappone all'improvviso non sappiamo più costruire una moto vincente. Credo che le regole e il sistema siano stati fatti per dare un incentivo ai costruttori europei ad essere sempre più competitivi, permettendo loro di vincere di più. La cosa strana è che tutti e tre i costruttori giapponesi (inclusa la Suzuki, uscita a fine 2022; ndr) siano scivolate indietro. Tutti sanno come la penso: via le ali, gli abbassatori anche, ma non credo che il regolamento che sarà introdotto dal 2027 sarà sufficiente. Non capisco perché non facciano regolamenti stabili e duraturi. Quando succede, i giapponesi sono estremamente bravi. Con Albesiano, in Honda credo che proveranno ad aggiungere creatività ea velocizzare le operazioni. Sarà interessante”.

A Sepang c'è stato l'incidente pauroso a Jack Miller: la foto del casco completamente girata fa impressione

“La fortuna per Jack è che sia successo in una delle curve più lente del Mondiale, altrimenti le conseguenze avrebbero potuto essere diverse. È stato incredibile vedere la testa girata in quel modo e poco dopo vederlo camminare come se niente fosse”.

Lei da sempre utilizza caschi Nolan, contribuisce allo sviluppo?

“Lo abbiamo fatto da sempre. La sicurezza è sempre stata una priorità ed è qualcosa della quale con Nolan non mi sono mai dovuto preoccupare. Ho fatto incidenti bruttissimi senza conseguenze. Ultimamente, però, tutto è ancora più studiato nel dettaglio, con grossi miglioramenti nelle aree necessarie e piccoli aggiustamenti raffinati”.

“Credo che Jorge merita il titolo, e che sia nella posizione per farlo. So che Pecco farà di tutto per riuscirci e che Ducati vorrebbe tenersi il numero uno. Tutto potrebbe andare via liscio, come esserci un gran caos”.

C'è chi insiste che la Ducati non farà vincere Martin… cosa ne pensa?

“Sono della loro stessa opinione. Conosco l'azienda e so cosa sono disposti a fare per vincere. Sono sorpreso di non averlo visto prima, o forse è successo e Jorge è stato bravo ad andarci sopra. Gigi (dall'Igna, ndr) ha ripetuto più volte che lui è un uomo di sport e che darà sempre ai suoi piloti il ​​meglio a disposizione, ma poi c'è la Ducati, e loro non vogliono vedere il numero uno andare via. Ma tutti stanno osservando molto attentamente e se faranno un errore così, lo si vedrà. E se creeranno un problema, gli si ritorcerà contro. Io spero che tutto fili liscio e che potremo vedere il vero campione del mondo”.





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