Didattica innovativa, orientativa ed inclusiva. Lettera – Orizzonte Scuola Notizie
Inviata da Iva Francese – Innovazione significa movimento; innovare la didattica dunque, significa sviluppare approcci, metodologie e strumenti utili ad accrescere la qualità dei processi educativi che la scuola promuove, sempre nuovi, dinamici ed accattivanti.
Come sappiamo infatti, si “considera innovativo tutto ciò che contribuisce a promuovere il ruolo attivo dell'alunno nel processo di apprendimento e che sostiene l'interazione con materiali e persone in ottica socio-costruttivista”.
Per “didattica innovativa” quindi si intende la possibilità di adottare metodologie di insegnamento che siano alternative alla lezione frontale e, soprattutto, capaci di intercettare, da un lato, le specificità spirituali dei saperi e, dall'altro lato, le modalità preferenziali di apprendimento degli studenti.
Così ben venga la didattica laboratoriale, basata sulle esperienze dirette e sulle tecniche del learning by going, una didattica collaborativa, basata sul cooperative Learning, sul peer tutoring, ma non dimentichiamoci della didattica delle emozioni.
A mio avviso questo rappresenta l'innovazione didattica forse più scontata, ma la meno applicata.
Essa presuppone l'inserimento di una serie di procedure, tecniche e strategie, validate e testate scientificamente, finalizzate ad aiutare gli alunni a individuare, gestire e modulare le emozioni e il proprio mondo interno e, attraverso questo percorso, a contrastare il dilagare dei disagi giovanili, comprese le loro condotte caratterizzate da dipendenza (alcool e droghe), aggressività (bullismo) e abbandono scolastico.
Noi docenti infatti sappiamo che nelle nostre classi di scuola secondaria di secondo grado, ogni giorno dobbiamo sempre più affrontare queste problematiche.
Già dal 2006 questa metodologia è stata sperimentata in molte scuole, in Italia e all'estero. Tra il 2019 e il 2021, in piena emergenza Covid, i risultati dell'applicazione del metodo hanno evidenziato una generale e forte rilasciata dei livelli di cortisolo (l'ormone dello stress) negli alunni delle classi testate. Questo ha influito sulle condotte degli alunni, allenandoli alla realizzazione di competenze più efficaci ed adattive e ad una migliore gestione del proprio mondo emotivo.
In epoca recente, post-Covid, tra il 2021 e il 2023, è stato evidenziato da questi test, che l'educazione emotiva rende gli alunni più sani, più sereni, collaborativi, empatici e il loro cervello, con meno concentrazioni di cortisolo, si sviluppa con più armonia e in modo più adattivo. Inoltre, l'abbattimento dei livelli di cortisolo aumenta l'efficacia del sistema immunitario e previene alcuni disturbi dell'alimentazione come l'obesità.
Nei percorsi di Didattica Orientativa, sin dall' anno scorso, nel nostro Istituto di Scienze Umane, il Regina Margherita di Salerno, sotto la guida della Preside Nappi, abbiamo inserito progetti di Benessere psicofisico, di gestione dello stress emotivo e di accrescimento di quella competenza ,unica, meravigliosa ed ineguagliabile come l'Empatia.
Quest'anno replichiamo con progetti oltre che di educazione, benessere e di gestione delle emozioni, anche con progetti di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, non tralasciando il sostegno alle fragilità e tanto altro ancora.
Ciò naturalmente anche a favore di una didattica inclusiva, che come sappiamo favorisce l'apprendimento di tutti, valorizzando le loro peculiarità. In tali percorsi infatti, ognuno è veramente libero di esprimersi e di mettere a nudo i propri bisogni, le proprie reali necessità, nonché le personali inclinazioni.
A conclusione mi preme precisare che nell'ambito della didattica innovativa, di cui tanto oggi si parla, quella emozionale è forse quanto di più “affascinante” il panorama scolastico può offrire, anche se forse la più difficile da attuare, per i presupposti teorici che bisogna avere.
E' per questo dunque che l'abbiamo inserito nella nostra Didattica Orientativa, aiutiamo i nostri alunni e nel contempo li prepariamo ad essere i docenti del domani, preparati, empatici e competenti.
Infatti la didattica Orientativa, Innovativa ed Inclusiva, non possono essere pensati come percorsi disgiunti, ma tutti “concorrenti” all'unitario processo di apprendimento e di crescita personale dei nostri studenti.