Dita veloci, mente lenta: perché la velocità tecnica da sola non basta – Musicoff Community
Pensi che chitarristi come John Petrucci siano bravi solo perché veloci? No, vero, c'è dell'altro, molto più importante… e lo sai!
Premessa: non è un articolo”meglio due note lente che cento veloci“. No, a noi la velocità, se ha senso musicale, piace, eccome se piace.
Questo articolo verte, infatti, proprio sul concetto che la velocità senza espressività è come una Ferrari buttata dal quinto piano: impressionante da vedere, ma non va da nessuna parte e ben preso fa solo un gran casino.
Rallenta per andare più veloce ed evitare le “buche”
Sembra un controsenso, vero? Eppure, praticare lentamente è la chiave per migliorare la tua velocità.
Quando suona lentamente, dai al tuo cervello il tempo di assimilare ogni movimento, costruendo la memoria muscolare e quindi una solida base tecnica.
Questo approccio ti permette di individuare errori e correggerli prima che diventino abitudini difficili da eliminare. In caso contrario, l'errore ti passerà davanti con un ago in un pagliaio e te lo porterai dietro per sempre (o almeno finché non cambi abitudini!).
La mente dietro le dita
Non basta avere dita veloci; la tua mente deve essere sempre un passo avanti. Pianifica ogni fraseggio, anticipa i movimenti e ascolta attentamente ciò che stai suonando.
Chitarristi eccezionali da Steve Vai UN Guthrie Govan ti diranno tutti la stessa cosa: è importante essere presenti mentalmente durante l'esecuzione, non bisogna correre ma tandosi al più presto le note alle spalle in un brutto e costante aumento dell'ansia da prestazione.
La consapevolezza è fondamentale per una performance espressiva. E ricordati che anche quando vai veloce ogni nota ha un attaccouno sviluppo e una coda: nessuno di questi aspetti merita di essere tranciato via!
Poi, per dare un reale e costante 80% della tua bravura, devi essere concentrato al 120%.
Non mirare sempre al tuo (ipotetico!) 100%, avvicinandoti ai tuoi limiti, questo può andare bene in sede di esercizio per alzare l'asticella e poi tornare al passo precedente, ma durante una performance di fronte al pubblico portarsi all'estremo diventa un'arma a doppio taglio, diventa una macchina da corsa sul bagnato, in curva, con le ruote lisce. SBAM!
Esercizi pratici per unire velocità e musicalità
Ecco alcuni esercizi per migliorare la tua tecnica senza sacrificare l'espressività:
- Metronomo amico: inizia a suonare un pattern a 60 bpm, concentrandosi sulla precisione e sul suono. Aumenta gradualmente la velocità di 5 bpm solo quando ti senti il tuo agio. Nota bene: non basta che venga bene una volta, devi riuscire a suonare il lick senza errori almeno 10 volte di seguito, solo allora puoi andare avanti.
- Fraseggi melodici: scegli una melodia semplice e suonala lentamente, enfatizzando il tocco, le dinamiche e l'intonazione. Poi, aumenta la velocità, mantenendo però la stessa espressività. Quando quest'ultima viene meno, fermati e fai un passo indietro, perché hai perso per strada quello che conta davvero!
- Registrati e riascoltati: registra le tue sessioni di pratica e riascoltale con il giusto spirito critico. Questo ti aiuterà ad individuare aree da migliorare e monitorare i tuoi progressi. Salva le registrazioni e riascoltale una dopo l'altra dopo qualche tempo per renderti conto di quanto sei migliorato giorno per giorno (è anche un metodo efficace per l'autostima!).
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Hai provato questi esercizi? Hai altri consigli per migliorare la velocità senza perdere musicalità? Condividi le tue esperienze nei commenti qui sotto. Non vediamo l'ora di leggere i tuoi feedback!