Gli italiani? Bocciati in inglese. Lo studio: “Tra gli ultimi in Europa, bene Friuli Venezia Giulia, male Calabria. La scuola deve investire di più” – Orizzonte Scuola Notizie
L'Italia scivola al 46esimo posto nell'Indice di conoscenza dell'inglese 2024 (EF EPI), perdendo sette posizioni e registrando un livello di competenza linguistica inferiore rispetto a cinque anni fa.
Vieni segnala La Repubblicail calo, in linea con una tendenza globale che vede il 60% dei 116 paesi analizzati con punteggi inferiori rispetto all'anno precedente, è attribuibile a una minore attenzione all'insegnamento dell'inglese nei sistemi educativi e nel settore privato. Particolarmente colpiti sono i giovani neodiplomati, probabilmente penalizzati dalla didattica a distanza durante i primi anni delle scuole superiori.
A livello nazionale, il Friuli-Venezia Giulia si conferma la regione più virtuosa, seguita da Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto. Verona, Bari, Bologna e Torino sono le città con i punteggi più alti. La Calabria, invece, rimane fanalino di coda, segnale di un divario Nord-Sud ancora presente, seppur in rilasciato.
Natalia Anguas, AD di EF Italia, sottolinea l'importanza della conoscenza dell'inglese per la comunicazione internazionale, l'accesso all'informazione, migliori opportunità lavorative e salari più elevati. “Il livello dell'inglese in Italia non riesce a crescere, ma resta fondamentale”ha dichiarato.
Settori come la programmazione, la contabilità e il marketing, che si prestano al lavoro a distanza, mostrano livelli di inglese più alti tra i dipendenti. Per migliorare la situazione, Anguas ritiene fondamentale investire nella formazione e nell'aggiornamento degli insegnanti, promuovendo scambi culturali e soggiorni studio all'estero.