Il Papa: «A Gesù per Maria»
La pietà mariana è un mezzo attraverso cui lo Spirito Santo opera la santificazione nella Chiesa. Maria è vista come una guida verso Gesù, non mettendo mai in risalto se stessa ma sempre suo Figlio. Per questo il Papa ricorda il detto: «A Gesù per Maria». La Madonna è come «una tavoletta, oggi diremmo una pagina bianca» su cui il Dio vivente scrive con parole accessibili a tutti, anche ai più semplici.
Il sì di Maria, spiega il Papa è il vertice del comportamento religioso davanti a Dio perché esprime prontezza con il suo «Eccomi» e disponibilità con il suo «Fiat». Per questo, dice Francesco, «la Madre di Dio è strumento dello Spirito Santo nella sua opera di santificazione. In mezzo al profluvio interminabile di parole dette e scritte su Dio, sulla Chiesa e sulla santità (che pochissimi, o nessuno, è in grado di leggere e capire per intero) lei ci suggerisce due sole parole che tutti, anche i più semplici, possono pronunciare in ogni occasione». Maria è colei che ha detto «“sì” a Dio e con il suo esempio e la sua intercessione ci spinge a dire anche noi il nostro “sì” a Lui, ogni volta che ci troviamo dinanzi a una obbedienza da attuare oa una prova da superare.
In ogni epoca della sua storia, ma in particolare in questo momento, la Chiesa si trova nella situazione in cui la comunità cristiana era all'indomani dell'Ascensione di Gesù al cielo. Deve predicare il Vangelo a tutte le genti, ma è in attesa della “potenza dall'alto” per poterlo fare. E non dimentichiamo che in quel momento, come si legge negli Atti degli Apostoli, i discepoli erano riuniti intorno a “Maria, la madre di Gesù”». Maria è «“sposa dello Spirito Santo”» anche se questa immagine non va assolutizzata, «ma presa per quel tanto di verità che contiene, ed è una verità molto bella. Ella è la sposa, ma è, prima ancora, la discepola dello Spirito Santo. Impariamo da lei a essere docili alle ispirazioni dello Spirito, soprattutto quando Egli ci suggerisce di “alzarci in fretta” e andare ad aiutare qualcuno che ha bisogno di noi, come fece lei subito dopo che l'angelo la lasciò».
Infine il Papa, al termine dell'udienza torna a pregare per la pace, per la «MARTORIATA Ucraina, per la Palestina, per Israele, per il Myanmar» e ricorda in modo speciale «quel gruppo di palestinesi innocenti mitragliati».