Juve, emergenza difesa: due colpi a gennaio ma occhio a Danilo. Ecco come rinforzare il reparto
Di positivo c'è soltanto un precedente: l'ultima volta che la Juve ha perso due difensori in pochi mesi per la rottura del crociato ha vinto lo scudetto
La maledizione del crociato si è abbattuta sulla difesa della Juventus. Dopo Gleison Bremer, Juan Cabal. Stesso infortunio ai legamenti del ginocchio e stagione finita anche per l'ex Verona, come annunciato dalla nazionale colombiana dopo il ko in allenamento e gli accertamenti delle ultime ore. Thiago Motta, già in emergenza, si ritrova con un reparto ai minimi termini e un jolly in meno come Cabal, utilizzabile tanto come terzino sinistro quanto come centrale. Una mazzata per la Signora, obbligata ancora di più a correre ai ripari in vista del mercato di gennaio. L'arrivo di un difensore era già stato messo in preventivo dal dt Cristiano Giuntoli, ma adesso i rinforzi saranno almeno dovuti. Uno al posto di Bremer e uno per sostituire Cabal. Sempre che Danilo non decide di cambiare aria già in inverno. A quel punto i dirigenti bianconeri si ritroverebbero a ricostruire buona parte del muro meno battuto della Serie A (7 gol subiti). “Chi viene deve essere pronto a mettersi in discussione”, ha spiegato l'altra sera Giuntoli. Contatti, sondaggi e incontri sono cominciati da settimane. Le idee sono diverse, ma ci sono due nomi che al momento convincono di più: Milan Skriniar del Psg e il compagno di nazionale David Hancko del Feyenoord. Giuntoli punta l'ex interista in prestito per tamponare il buco creato dallo stop di Bremer. Il preferito per il raddoppio è sempre slovacco e con un passato in Italia, alla Fiorentina. Hancko può giocare al centro o come terzino sinistro: la Juventus lo “marca” da mesi per l'estate 2025, ma a questo punto si valuta anche la possibilità di provare ad anticipare l'investimento a gennaio.
le mosse
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Se Skriniar è ai margini del Psg (4 presenze e 291' in tutto) e titolarissimo nella Slovacchia, Hancko è intoccabile tanto nel Feyenoord quanto nella nazionale del ct Francesco Calzona. Gli olandesi valutano l'ex viola una trentina di milioni. Tanti soldi – forse troppi – a gennaio per la Signora. A meno di formule creative. Tra i due club i rapporti sono buoni e si sono rinforzati in estate grazie all'affare Facundo Gonzalez, da Torino a Rotterdam in prestito con diritto/obbligo di riscatto. Formula che potrebbe tornare di moda per Hancko, da mesi in cima alla lista della spesa per giugno. Anticipare l'investimento avrebbe dei costi, ma puro vantaggio. Alla Continassa stanno ragionando su più opzioni, come è normale che sia a novembre. Cinquanta giorni nel calcio sono un'eternità e non è detto che quello che sembra possibile o impossibile oggi lo sia anche dopo Natale. Tra le alternative a Skriniar si aggiunge Kevin Danso, di nuovo protagonista con il Lens e l'Austria dopo il giallo delle visite mediche non superate a fine agosto con la Roma. Resistono, tra alti e bassi, l'ex Radu Dragusin (Tottenham), Jaka Bijol (Udinese), Joachim Andersen (Fulham) e Jonathan Tah, in scadenza di contratto con il Bayer Leverkusen: per il tedesco è forte la concorrenza del Bayern. Tra i jolly mancini figura sempre Jakub Kiwior (Arsenal), eventuale piano B di Hancko.
cabala della tegola
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L'unica certezza è che Motta fino a gennaio dovrà arrangiarsi sfruttando gli intoccabili Gatti e Kalulu, i giovani Rouhi e Gil Puche, ei duttili Savona, Cambiaso, Danilo e McKennie, già nel finale di Lipsia sperimentato come terzino. Se Bremer è finito sotto i ferri a inizio ottobre, Cabal domani è atteso a Torino. Il difensore ripeterà gli esami, già svolti ieri in Sudamerica dopo l'infortunio in allenamento. I medici della nazionale colombiana hanno già informato i colleghi juventini sull'esito degli accertamenti: rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro. “Ci saranno tante battaglie, ma siamo qui per affrontarle”, il messaggio social di conforto della moglie di Cabal, Valentina Alcibar. Adesso alla Continassa incrociano le dita per gli altri 13 nazionali impegnati in giro per l'Europa e per il mondo. Di positivo, ora come ora, c'è soltanto un precedente: l'ultima volta che la Juve ha perso due difensori in pochi mesi per la rottura del crociato (Chiellini e Demiral), ha vinto lo scudetto. Era la stagione del tricolore di Sarri.
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