Castellitto lascia il Centro sperimentale, il ministero di Giuli perde un altro pezzo
ROMA —«Dimissioni irrevocabili». Finisce così la breve era di Sergio Castellitto alla guida del Centro sperimentale di cinematografia. Colomba il governo Meloni lo volle insediare, 13 mesi fa, cambiando nottetempo la legge che consentiva di far decadere d'emblée l'intero consiglio d'amministrazione nominato un paio d'anni prima dal ministro dem alla Cultura Dario Franceschini.