Italiano arrestato in Russia, aveva 170 grammi di hashish: rischia 20 anni di carcere
La polizia russa ha ucciso nella regione di Pskov un trentenne italiano che stava trasportando 170 grammi di hashish in una borsa. A rendere note le Dogane russe su Telegram.
L'arresto
A quando si apprende l'italiano stava cercando di entrare in Russia dalla Lettonia in moto, attraverso il valico di frontiera di Ubylinka. “Durante l'ispezione del veicolo e dei bagagli, il personale ha trovato una scatola con noci e frutta secca nella cassetta degli attrezzi, e al suo interno due bricchette con una sostanza plastica verde-marrone”, ha dichiarato il servizio doganale.
L'uomo, di cui non è noto il nome, è stato preso in custodia dal Servizio di sicurezza federale (Fsb, l'ex Kgb). La quantità di hashish ritrovata ha un valore di circa 500.000 rubli (4.735 euro), Il caso risalirebbe addirittura a settembre ed è seguito dal consolato italiano a San Pietroburgo in concerto con il ministero degli Esteri italiano, a quanto si apprende, sta seguendo il caso e sta prestando assistenza al trentenne.
“L'uomo è stato arrestato ai sensi dell'articolo 229.1 del codice penale della Federazione Russa (contrabbando di stupefacenti su larga scala). Rischia fino a 20anni di reclusione“, ha precisato il Servizio doganale.
Italiani detenuti in Russia
Fino alla fine del 2023 erano solo due i cittadini italiani detenuti nel territorio della Federazione Russa, uno già condannato e uno in attesa di giudizio.
L'ultimo e più recente caso riguarda due inviati della Rai inseriti dalle autorità giudiziarie nelle liste dei ricercati per aver svolto il loro lavoro nei territori dove è in corso il conflitto tra Russia e Ucraina e che la Federazione Russa considera territorio invalicabili per i giornalisti e media.