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Oggi “Space Oddity” di David Bowie compie 55 anni


Il 20 luglio del 1969, l'astronauta Neil Armstrongdivenneva il primo uomo a mettere piede sul suolo lunare e “Space Oddity” (brano) uscì 9 giorni prima della storica impresa.

Controllo da terra al maggiore Tom”…” ““ “Base di controllo a Maggiore Tom”…” è così che inizia la strofa di una delle canzoni più famose di David Bowiedal titolo omonimo dell'album uscito il 4 novembre del 1969, che oggi compie 55 anni.

Ispirato dal film di Stanley Kubrick (2001 Odissea nello Spazio), ma soprattutto dalla storia, la Missione “Apollo 11” che portò i primi uomini sulla Luna.

è passato mezzo secolo da questo disco, e dal primo personaggio creato da Bowieil Maggiore Toma cui, nel corso della sua carriera, si sommeranno innumerevoli altre personalità.

Questo secondo capolavoro dell'artista inglese racchiude nel suo titolo una storia particolare. L'album uscì sia negli Stati che in Inghilterra, ma con due titoli completamente diversi. Nel Regno Unito si chiamò “David Bowie”, lo stesso del suo album di debutto (1967), mentre negli Stati Uniti venne pubblicato dalla Mercury Records come “Man of Words/Man of Music”.

In “Space Oddity” sono racchiusi e rappresentati i pensieri e le preoccupazioni del Duca Bianco al tempo, la fine della storia d'amore con Hermione Farthingalela sua musa ispiratrice, ei problemi con il movimento hippie. è un disco che in qualche modo ha definito la sua strada, ma non il suo stile che, in questa fase, appare ancora insicuro e confuso ma comunque di grande talento.

David Bowieartista rock poliedrico, non ricevette subito il successo che meritava, quello arrivato col tempo. La verità però è che l'album non fu accolto con particolare entusiasmo, qualcuno lo definì “snervante e drammatico”, qualcun altro come “profondamente meditativo”, forse a causa della corrente tibetana a cui Bowie si era avvicinato, già a partire dal 1967, o del suo essere attratto dalle filosofie orientali. Ma, di base, la percezione che ne ebbe il pubblico non fu tra le più positive, anche se tutto questo sarebbe cambiato con la ripubblicazione, attraverso una riedizione del disco, avvenuta a partire dal 1972.

“Space Oddity” è stato, ed è, un disco rivoluzionario, rock, psichedelico, suggestivo e con elementi chiave di quella che sarebbe, successivamente, diventata l'identità musicale di David Bowie. Una dominante percepita influenza folk, proveniente da Bob Dylanma l'ossessiva passione per il rock progressivo lo portarono a richiedere, per la creazione di questo disco, la partecipazione di figure come Paolo Buckmasteril batterista dei Pentangle Terry Cox e Rick Wakemannturnista all'epoca e futuro membro di Strawbs e Yes.

In “Stranezza spaziale” il Maggiore Tom parte per lo spazio e non torna più sulla terra, un po' come David Bowie che, scoprendo la sua vera natura, aspirerà a raggiungere e contemplare vette sempre più alte. Oltre il sole e le stelle, verso lo Spazio.

“Controllo da terra al maggiore Tom
Inizia il conto alla rovescia, motori accesi
Controlla l'accensione e che l'amore di Dio sia con te”

Pubblicazione: 14 novembre 1969
Durata: 45:13
Disco: 1
Tracce: 10 (1969)
Genere: Rock spaziale, Rock psichedelico
Etichetta: Philips Records
Produttore: Tony Visconti (tranne la traccia Space Oddity), Gus Dudgeon
Registrazione: Trident Studios, Londra, giugno-ottobre 1969

Elenco brani (1969)

Lato A

  1. Stranezza spaziale
  2. Non lavato e un po' leggermente stordito
  3. *(Non sederti)
  4. Lettera ad Hermione
  5. Comitato Cigno

Lato B

  1. Janine
  2. Un sogno occasionale
  3. Ragazzo dagli occhi selvaggi di Freecloud
  4. Dio sa che sto bene
  5. Memoria di un Festival Libero

*Assente nelle edizioni del 1972 e del 1984.



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