Cosa determina un clima negativo in classe? Gli studenti puntano il dito anche contro i docenti: “Eccessivamente severi, scarsamente autorevoli e poco preparati”. Lo studio – Orizzonte Scuola Notizie
La scuola è sempre più un rompicapo. Vieni a risolverlo? Un nuovo libro di Terenzio Fava, docente di Scienza politica e Metodologia e tecniche della ricerca sociale presso l'Università di Urbino, cerca di fornire una risposta, dando voce a chi vive la scuola quotidianamente: studenti e insegnanti.
L'autore, già esperto di devianza e disagio sociale, analizza il fenomeno del bullismo all'interno del contesto scolastico, osservandone l'organizzazione, le dinamiche interattive e le difficoltà.
La ricerca, basata su un approccio sociologico, combinazione metodi quantitativi e qualitativi. Attraverso questionari somministrati a studenti delle scuole superiori dell'Italia centrale e interviste a testimonianze privilegiati, Fava raccoglie dati e informazioni per delineare un quadro completo del fenomeno.
L'analisi si concentra sulle rappresentazioni degli studenti riguardo alla vita scolastica quotidiana, alle interazioni tra pari e ai comportamenti devianti. Un focus particolare è dedicato al ruolo dei docenti e alla loro influenza sul clima in classe.
Gli studenti intervistati, infatti, mettono in luce criticità come la severità eccessiva, la scarsa autorevolezza, la preparazione insufficiente e lo scarso interesse di alcuni insegnanti.
Per il 15% degli intervistati, professori “troppo severi”, “fanno passare la voglia di studiare” e creano un clima di paura in classe, che non dovrebbe esserci. L'eccessiva severità viene percepita come un ostacolo all'apprendimento. Il 22% lamenta la mancanza di autorevolezza di alcuni docenti, che non riescono a gestire la classe e a farsi rispettare, con la conseguenza che gli studenti non seguono le lezioni.
La critica più frequente, in realtà, per oltre il 30% degli intervistati, riguarda la scarsa preparazione. Gli segnalano che alcuni insegnanti non sono sufficientemente preparati, il che porta a una perdita di tempo ea una studentessa rilasciata dell'interesse da parte degli studenti. Anche la mancanza di interesse da parte dei docenti viene percepita negativamente dagli studenti, che la associano a una minore motivazione ad apprendere.