Installazione con finto cadavere davanti alla scuola dell'infanzia, i genitori: “Troppo cruento per i bambini. Si poteva evitare” – Orizzonte Scuola Notizie
Un'installazione dedicata alla Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, in programma domenica 17 novembre, sembra essere troppo cruenta per i genitori degli alunni di una scuola dell'infanzia nel veneziano.
“Magari il finto cadavere investito, davanti a una scuola dell'infanzia, si poteva evitare” scrive qualcuno, seguito a ruota da altri commenti del tipo: “Diventa una paura e un trauma per i bambini che escono dalla madre“. Ma ci sono altri invece plaudono all'iniziativa di fronte a un fenomeno che causa ogni anno migliaia di morti e feriti, si legge su Il Corriere del Veneto.
L'installazione prevede, infatti, il parabrezza accartocciato, il vetro che sembra andare in mille pezzi e, sotto la carrozzeria, una bicicletta rossa con un manichino. Proprio il manichino che sta ad indicare il cadavere, è stato prontamente rimosso dal sindaco in questi giorni, che però ha informato che sarà rimesso al suo posto sabato e domenica, quando la scuola sarà chiusa: “Un messaggio forte, d'impatto, ma la confusione l'hanno fatta i genitori – dice rivendicando la sua scelta il primo cittadino –. I bambini erano tranquilli, incuriositi e facevano domande sul perché l'area fosse transennata e dietro le transenne ci fosse una macchina distrutta. I genitori avrebbero potuto parlare con chi di competenza anziché affidare le proprie lamentele ai social”.
Il sindaco spiega che la piazza è pubblica e che proprio lì di fronte c'è la biblioteca, frequentata ogni giorno da centinaia di ragazzi: “Di questi circa 200 sono maggiorenni ed è essenziale parlare alle nuove generazioni. Le statistiche ci dicono che siamo di fronte a un'emergenza sociale“.
Devono essere gli adulti a mediare ea spiegare quanto accade sulla strada secondo Massimiliano Manchiaro della Pro loco Maerne: “Ciascuno di noi reagisce in maniera soggettiva ma abbiamo cercato di proposito l'effetto dirompente perché è la realtà. Spetta ai genitori e alla comunità educante introdurre i piccoli al tema della sicurezza stradale e anche della morte, così come avviene quando si assiste a un funerale”.
“Questa installazione si inserisce all'interno di un filone di contenuti, anche molto crudi e toccanti, come ad esempio i video dell'Associazione Amici della Polizia Stradale“, aggiunge.