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Mal di Roma, Hermoso: “Il Real? È un onore, non escludo un ritorno in Spagna”


L'ambiente difficile nella Capitale, il poco utilizzo in campo e la nostalgia della Liga. Il difensore spagnolo a gennaio potrebbe sostituire l'infortunato Militao ai Galacticos

Francesco Balzani

15 novembre – 11:39 – ROMA

Nostalgia di Spagna e voglia di Reale. L'avventura di Mario Hermoso alla Roma di chiudersi dopo nemmeno 4 mesi rischiando di chiudersi. Il difensore, arrivato come svincolato a inizio settembre, in un'intervista ad As non nasconde i problemi e l'orgoglio per le voci che lo vorrebbero nel club di Ancelotti a gennaio per sostituire l'infortunato Militao. “Molti amici me l'hanno detto – confida Hermoso -. È un onore quando ti accostano a un club di questo tipo. Sono stato nell'Accademia del Real Madrid e sono grato per tutto quello che mi hanno insegnato”. Ha poi aggiunto: “Ho 29 anni, la maggior parte della mia carriera è stata in Spagna, mi piace il calcio della Liga ed essere nel tuo paese rende tutto più facile. Non posso chiudere la porta ad un ritorno in Spagna”.

INIZIO DIFFICILE

Anche perché in Serie A fin qui è partito una sola volta da titolare (con la Fiorentina) rimediando anche un cartellino rosso. “Cambiare paese, cambiare costumi e, inoltre, non avere la famiglia nelle vicinanze. Vivo ancora in un hotel in attesa di trovare una casa e poter stare tutti insieme. Non è semplice”, ammette l'ex Atletico. Più difficile che adattarsi alla squadra? “Totalmente. Nella squadra, nonostante i cambi di allenatore, ci sono ottime vibrazioni, anche se non stiamo ancora trovando una continuità, personalmente mi sono adattato rapidamente. E ci sono gli argentini e Angeliño, che è anche spagnolo”.

IO CAMBI

Io tre Cambi allenatore sulla panchina giallorossa però lo hanno destabilizzato, anche perché Hermoso a Madrid era abituato alla presenza costante di Simeone. “Non è facile, onestamente. Non ero abituato a questi cambiamenti, ma il calcio è così e deve fare tutto. Presto troveremo una continuità positiva nei risultati, credo, e cambieremo la situazione. Difesa a 3 o 4? Quindi adattarmi. Con Simeone ho un ottimo rapporto, ho lasciato l'Atletico perché non abbiamo trovato un accordo”, ha concluso il difensore.





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