Shock Lione: mercato bloccato e retrocessione d’ufficio se i conti non migliorano
Situazione drammatica per l'OL: il debito del club supera i 500 milioni e ora arrivano le sanzioni della Direction Nationale du Contrôle de Gestion
Troppi debiti: bloccato il calciomercato del Lione che, a scopo precauzionale, viene anche retrocesso in Ligue 2 al termine della stagione. La giornata della verità si conclude con il pugno duro -anzi, durissimo – della Direction Nationale du Contrôle de Gestion, l'organismo che controlla la stabilità finanziaria dei club professionistici francesi: una decisione presa dopo l'incontro di questa mattina con il presidente del club John Textor, che aveva anche professato un certo ottimismo davanti ai cronisti. E, invece, in serata ecco la doccia gelata: le argomentazioni del numero uno dell'OL non hanno infatti convinto l'organo di vigilanza, che ha quindi disposto il blocco immediato delle operazioni di mercato in entrata, un controllo sul tetto salariale e, soprattutto, la retrocessione a fine stagione nel caso in cui la situazione economica del club non dovrebbe sensibilmente migliorare. E non sarà facile, considerando che l'ultimo comunicato del club parlava di un debito da 505,1 milioni di euro…
LA STAGIONE DEL LIONE
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Non è la prima volta che il Lione finisce sotto la lente della DNCG: nell'estate del 2023 il club era già stato supervisionato, prima che le misure di controllo venissero revocate al termine della scorsa stagione. In estate poi l'OL si era rinforzato con una campagna acquisti da 150 milioni: Niakhaté (32 milioni) e Nuamah (28,5 milioni) i colpi più costosi della squadra allenata da Pierre Sage, che oggi è quinta in classifica a -11 dal Psg capolista e in Europa League ha conquistato 7 punti nelle prime 4 gare. Ora però i risultati sul campo lasciano il tempo che trovano: l'obiettivo primario diventa assorbire il debito e provare a scongiurare una retrocessione che – conti alla mano – al momento sembra inevitabile…