Francia, Deschamps: “Puntiamo al primo posto ma cambierò ancora: voglio vedere altri giocatori”
L'ex bianconero: “Le critiche non mi toccano, ma è stato frustrante non far gol con Israele. È importante che Pogba possa tornare ad allenarsi a gennaio”
Avanti così, a testa bassa. Il ct della Francia Didier Deschamps non fa mezzo passo indietro, nonostante le critiche crescenti in Francia dopo il pareggio contro Israele: “Io ho sempre la stessa energia, le critiche non mi toccano, vanno di pari passo con i complimenti e non influenzeranno quel che penso di fare Cerco di mantenere la nazionale al suo livello, per aspettative ed esigenze”. E sì che le esigenze sono sempre alte: “Le motivazioni ci sono sempre, dobbiamo riuscire a trasmetterle in campo, sia io sia i miei giocatori – ancora il ct – . Siamo secondi nel ranking, abbiamo fatto cambiamenti in questa Nations inserendo giocatori più giovani . E la cosa può andare a discapito del risultato, ma siamo vivi cosa dobbiamo fare, vincere con due gol di scarto per il primo posto, questo deve essere il nostro obiettivo. Ma resto su quanto detto a settembre: ci saranno anche cambiamenti nella formazione di domani, ho bisogno di vedere giocatori”.
sfida diversa
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Contro Israele la Francia ha sbatteto ancora una volta contro il vecchio problema del gol: “È stato frustrante non segnare dopo tante occasioni, ci era già capitato. Prima della gara con Israele avevamo ritrovato efficacia, dunque ci sta che ora ridiventi un tema di discussione “. Chissà, magari domani aiuterà il rientro di Marcus Thuram, in predicato di tornare titolare. Deschamps intanto parla del fratello Khephren: “È stato frenato da alcuni infortuni, in quel reparto ci sono tanti giocatori, fa parte di quei giovani che hanno qualità per arrivare ad un livello alto”. E ancora: “Ho visto che Pogba ha trovato l'accordo per la rescissione. Lo immaginavo. Adesso non so cosa sceglierà di fare. Da gennaio ha l'ok per tornare ad allenarsi a livello collettivo, è importante perché potrà firmare con un nuovo club Kalulu? Lo seguiamo, certo, ma in quel ruolo ha una concorrenza importante”. Sul suo futuro, invece: “Se tornerò in Italia? Mi fa piacere tornare qui, ho passato anni molto belli, la gente mi chiama mister… ma sto bene dove sto. Dopo 12 in nazionale non mi sono stancato. Si impara sempre, ogni giorno. Visto Ranieri? A 73 anni è tornato ad allenare la Roma. Poi io ogni mattina mi alzo e davanti allo specchio dico 'so che non so' So adattarmi, all'ambiente e alle esigenze . E ho sempre la stessa voglia”.
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