Troppe violazioni alle regole, la preside dice basta: stop ai cellulari. Le sue parole: “Non mi piace adottare metodi coercitivi, ma è necessario un richiamo alla responsabilità” – Orizzonte Scuola Notizie
In un istituto scolastico a Como, il dirigente scolastico ha introdotto nuove misure per contrastare l'uso inappropriato degli smartphone da parte degli studenti della scuola secondaria di primo grado.
Da lunedì, i 350 ragazzi iscritti dovranno depositare i propri cellulari spesi in un'apposita vaschetta all'ingresso in aula, ritirandoli solo al termine delle lezioni. La decisione, comunicata ai genitori tramite una circolare venerdì 15, arriva dopo settimane di ripetute violazioni del divieto ministeriale sull'utilizzo dei dispositivi in classe. “La fiducia è importante, ma a volte i ragazzi hanno bisogno di una guida per comprendere le regole”ha affermato il dirigente, come segnala La Provincia di Como. Per le comunicazioni urgenti, i genitori potranno contattare telefonicamente la scuola.
La nuova regolamentazione prevede anche sanzioni per chi non la rispetta. Se uno smartphone squilla o viene utilizzato durante le lezioni, sarà sequestrato e custodito nella cassaforte dell'istituto fino al ritiro da parte di un genitore. Nei casi più gravi, con atteggiamenti recidivi nonostante i richiami, è prevista la sospensione. “Non mi piace adottare metodi coercitivi, ma è necessario un richiamo alla responsabilità”ha sottolineato. Sei studenti sono attualmente a rischio sospensione, con la decisione finale che verrà presa nei consigli di lezioni straordinarie di lunedì.
Il dirigente ha precisato che la sanzione non è punitiva, ma ha un duplice obiettivo: far capire agli studenti le conseguenze del non rispettare le regole e invitare i genitori a collaborare con l'istituto, evitando ai figli “vacanze forzate” per sospensione. Come ha ribadito la preside: “Non rispetti le regole? Sono guai”.