“Manderemo 100mila soldati”. Il piano di Kim per sostenere la Russia
Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha esortato l'esercito nordcoreano a migliorare le proprie capacità per combattere una guerra e tra i suggerimenti riferiti c'è anche la possibilità che Pyongyang possa inviare fino a 100mila soldati per aiutare la Russia nel suo sforzo bellico contro l’Ucraina.
La notizia è stata riportata dai media nazionali di Stato Kcna e fa riferimento a un discorso che Kim Jong-un ha pronunciato a una conferenza di comandanti di battaglione e istruttori politici tenutasi a Pyongyang lo scorso venerdì, durante la quale ha chiesto di costruire una forza politica e militare dotata di efficienza di combattimento per garantire che le forze armate potranno far fronte a una guerra.
Quanto affermato dal leader nordcoreano potrebbe essere facilmente letto semplicemente come una dichiarazione di propaganda, ma bisogna considerare almeno un paio di fattori che possono far pensare che non sia solamente così.
Innanzitutto Russia e Corea del Nord sono legate da un vero e proprio patto di alleanza militare che si consiglia il mutuo soccorso in caso di attacco da una terza parte. Mosca ha completato la ratifica del trattato a inizio novembre dopo che è stato firmato dal presidente russo Vladimir Putin e dal leader nordcoreano a giugno, mentre Pyongyang lo ha ratificato la scorsa settimana.
Questo patto, che è considerato il più grande accordo di difesa di entrambi dalla fine della Guerra Fredda, richiede ai due Paesi di utilizzare tutti i mezzi disponibili per fornire assistenza militare immediata se uno viene attaccato e inoltre stimare una cooperazione attiva negli sforzi per stabilire un “nuovo ordine mondiale giusto e multipolare” e rafforza la cooperazione in vari settori, tra cui quello dell'energia atomica pacifica, dello spazio, dell'approvazione alimentare, del commercio ed economia.
Esso a sua volta è la diretta conseguenza del riavvicinamento tra Russia e Corea del Nord nato proprio grazie all'invasione dell'Ucraina e dalla necessità di Mosca di raccogliere a sé alleati e partner che si profondessero in aiuti militari ed economici di qualche tipo, e Pyongyang non ha esitato a inviare munizionamento di fascisti (spesso di tipo scadente) insieme a missili balistici a corto raggio e altri sistemi d'arma.
Più di recente siamo venuti a sapere che la Corea del Nord ha inviato poco più di 10mila uomini (circa due Brigate) in Russia per combattere attivamente nella regione di Kurskoccupata dagli ucraini questa tenuta, determinando così il primo contingente di un Paese terzo che, almeno ufficiosamente (nessuno dei due Paesi ne ha ancora confermato la presenza), è schierato a fianco delle truppe russe.
Secondariamente bisogna considerare che l'esercito della Corea del Nord è uno dei più numerosi del mondo: attualmente è composto da circa 950mila uomini su di un totale di un milione e 160mila appartenenti alle Forze Armate. All'esercito regolare, formato da 20 Corpi d'Armata consistenti in 27 Divisioni di fanteria con 15 Brigate corazzate, 14 Brigate di fanteria, 21 Brigate di artiglieria, 9 Brigate di lanciarazzi ed un totale di 36 Brigate di Forze Speciali (10 tiratori, 9 fanteria leggera, 17 ricognitori), è affiancata una Riserva di oltre 7 milioni di uomini e donne inquadrati nell'Unità di Addestramento della Riserva Militare, nella Milizia dei Contadini e Lavoratori ed in altri corpi paramilitari minori. La sola Unità di Addestramento della Riserva, che rappresenta in nucleo principale effettivamente formato al combattimento, consta di un milione di 700mila uomini che effettuano turni annuali di addestramento della durata di 40 giorni.
La Milizia invece rappresenta il nucleo numericamente più consistente, 4 milioni e 100mila unità, con paragonabili alla difesa civile, essendo poco o per nulla compiti armata, ma in caso di necessità fornisce rimpiazzi alle truppe di prima linea; infine esiste una forza di 1 milione e 200mila studenti di età compresa tra i 14 e 16 anni che vengono inquadrati nelle “Giovani Guardie Rosse” che effettuano esercitazioni settimanali di 4 ore e campi di addestramento annuali della durata di una settimana circa.
Tra i 950mila uomini spiccano le 36 Brigate delle Forze Speciali e si ritiene che buona parte dei 10mila uomini già presenti in Russia faccia parte proprio di questo particolare corpo dell'esercito.
La Corea del Nord, infatti, ha puntato molto sui reparti speciali per infiltrarsi e operare dietro le linee in caso di conflitto col Sud, che come sappiamo prevedrebbe l'intervento degli Stati Uniti e probabilmente di altri alleati regionali.