Oltre mezzo milione di docenti precari. L'Europa bacchetta l'Italia, ma assumerli tutti costa. L'esperto: “Il diritto all'assunzione è incomprimibile, non esistono pretesti finanziari che tengano” – Orizzonte Scuola Notizie
Un'ondata di proteste ha attraversato l'Italia, unendo studenti e docenti contro le politiche dei ministeri dell'Istruzione e dell'Università.
Mentre a Torino la tensione sfociava in scontri con le forze dell'ordine, in altre piazze i docenti si manifestavano per chiedere la stabilizzazione dei precari, l'immissione in ruolo su tutti i posti disponibili e l'assunzione degli idonei dei concorsi. Al centro della protesta, il precariato dilagante e il sistema di reclutamento, con i costosi corsi di abilitazione che gravano sulle spalle degli aspiranti docenti senza garantire l'accesso al ruolo.
Lo sciopero, proclamato dal sindacato Aniefha denunciato un paradosso: un esercito di precari, nonostante la direttiva europea 70/1999, ricevuta dall'Italia, che sancisce l'illegalità del precariato oltre i 36 mesi di servizio. “Mezzo milione di precari si trovano in questa condizione”ha spiegato a Cielo TG24 Guerino Massimo Oscar Faresordinario di Diritto scolastico all'Università di Roma Tre.
La direttiva prevede la stabilizzazione dopo tre anni di servizio, tramite graduatorie permanenti o concorso, ma la realtà è ben diversì. La La Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia europea per la mancata applicazione della direttiva, mentre il Parlamento ha approvato l'indennizzo raddoppiato per i precari della PA, inclusi i docenti.
Fares ha sottolineato la complessità del sistema, che richiede interventi sul riconoscimento delle indennità, la ricostituzione delle carriere e l'adeguamento dei salari. Il diritto all'assunzione, ha ribadito, è “incomprimibile”, al pari dei Livelli essenziali di assistenza, e non può essere soggetto a pretesti finanziari. Un docente precario con più di 36 mesi di servizio, in presenza di discriminazione rispetto ai colleghi di ruolo, ha il diritto di rivolgersi a un giudice.
Nonostante la direttiva europea, il precariato persiste, mettendo in luce la difficoltà dello Stato nell'attuare pienamente i diritti dei lavoratorispesso a causa di vincoli economici e finanziari.