Autonomia, il governo boccia la mozione delle opposizioni: protesta con tricolori e inno di Mameli
Bagarre in aula alla Camera, dopo il voto con cui è stata bocciata la movimento unitaria delle opposizioni sull'autonomia differenziata. Dai banchi delle opposizioni, i deputati hanno mostrato i tricolori e cantato l'inno di Mameli.
La movimento, respinta con 155 no, 124 sì e due astenuti, è stata presentata a seguito della parziale bocciatura della legge Calderoli da parte della Corte Costituzionale.
Si chiedeva al governo di interrompere immediatamente le intese in fase di negoziazione con le regioni sulle 'materie non lep' e di sciogliere il Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Clep).
Sulla questione era intervenuto in Aula il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli che a nome del governo aveva espresso parere contrario alla movimento delle opposizioni annunciando che non si fermeranno “i negoziati con le Regioni che hanno chiesto l'Autonomia”. Tuttavia, ha precisato Calderoli, “è mia intenzione non procedere a nuovi tavoli negoziali sino al deposito della sentenza” della Consulta.
Inoltre, prosegue il leghista, “non posso che esprimere parere contrario sul secondo impegno relativo alla sospensione dell'attività del Clep. Ricordo che si tratta infatti di un organo tecnico scientifico, con funzioni meramente istruttorie ai fini del percorso di determinazione dei lep”.
Intanto il Veneto di Luca Zaia ha inviato una richiesta per accedere alle funzioni della Protezione civile previste dall'autonomia differenziata.
“Abbiamo inviato al Ministero un dossier di richieste coerenti e scrupolose, – ha dichiarato il governatore leghista – in linea con il dettato della Costituzione e il buon senso. Obbiettivo principale è semplificare ed efficiente, a beneficio dei cittadini, il sistema regionale di Protezione civile nell'ambito della prevenzione, della gestione e nel superamento delle emergenze In particolare, la proposta prevede che il presidente della Regione possa emanare ordinanze finalizzate a superare l'emergenza di livello regionale in analogia a quanto attualmente viene effettuata dal Capo Dipartimento. della Protezione Civile”.
“Quello a cui aspiriamo – conclude Zaia – è una semplificazione dei meccanismi di gestione delle emergenze di livello regionale in modo che le risposte arrivino date dall'anello della catena decisionale più vicino ai cittadini e più collegato al territorio”.
In direzione opposta il neo eletto presidente dell'Emilia Romagna Michele De Pasquale che sull'autonomia consiglia “a tutti di fermarsi”. Anzi, “io mi batterò – continua – perché ci si fermi. Non sarò tra quelli che fanno più uno”. De Pascale lega la recente sentenza della Consulta alla scarsa affluenza al voto di domenica e lunedì scorso. “Io sono preoccupato da una Repubblica che vuole continuare ad accentrare funzioni su un livello istituzionale che poi al voto ha i livelli di partecipazione più bassi”, dichiara.
Le opposizioni, stoppate dal voto in Aula, non intendono comunque fermarsi e chiedere che sia la premier Giorgia Meloni a riferire sulle parole del suo ministro Calderoli. 'Farò tesoro degli indirizzi della sentenza', e poi 'le opposizioni taceranno e mi auguro taceranno per sempre'.