Educazione alimentare a scuola: per il 93% dei giovani tra 18 e 34 anni è fondamentale già dalla primaria – Orizzonte Scuola Notizie
L'educazione alimentare è un tema sempre più sentito dai giovani italiani. Un'indagine condotta da Ipsos e presentata all'Assemblea FIPE-Confcommercio 2024 evidenzia che il 93% dei giovani tra i 18 ei 34 anni ritiene fondamentale introdurre percorsi di educazione alimentare già dalla scuola primaria. Questo approccio, secondo l'86% degli intervistati, dovrebbe affiancarsi agli insegnamenti familiari per promuovere corrette abitudini alimentari. L'importanza di questa iniziativa è amplificata dal dato che colloca l'Italia tra i Paesi europei con il più alto tasso di obesità infantile, seconda solo a Malta.
Cibo e benessere: la prospettiva delle nuove generazioni
Il rapporto dei giovani con il cibo si lega sempre più a valori di benessere e creatività. Per il 40% degli intervistati, l'alimentazione sana è associata alla freschezza degli ingredienti e alla semplicità delle preparazioni, mentre il 35% considera la cucina un'opportunità per esprimere creatività e divertirsi. Questo interesse si traduce in una partecipazione attiva: l'80% dei giovani cucina almeno occasionalmente e la metà lo fa regolarmente. Internet rappresenta una risorsa essenziale per il 79% dei giovani, che cerca ispirazione e idee culinarie online.
Il ruolo della famiglia nell'educazione alimentare
Nonostante l'influenza della scuola e dei social media, la famiglia rimane il principale veicolo di trasmissione delle abitudini alimentari. Per il 64% dei giovani, la figura materna è stata decisiva nell'educazione al cibo, mentre il 67% dei genitori under 35 ritiene essenziale educare i propri figli a una dieta varia e salutare. Il buon esempio è considerato un elemento chiave: il 56% degli intervistati sottolinea l'importanza di comportamenti alimentari positivi da parte dei genitori.
Mangiare fuori casa: tra piacere e ostacoli economici
Anche la ristorazione occupa un posto significativo nelle abitudini alimentari dei giovani. Mangiare fuori è percepito come un modo per uscire dalla routine (35%), socializzare (32%) e concedersi piaceri culinari (32%). Tuttavia, il 51% segnala che le limitazioni economiche influenzano la possibilità di frequentare ristoranti o locali con regolarità.
Obesità infantile: un problema crescente in Italia
Il cambiamento degli stili alimentari ha avuto conseguenze significative sulla salute delle nuove generazioni. Oggi, il pranzo è il pasto principale per il 63,7% dei bambini e ragazzi tra i 3 ei 14 anni, in calo rispetto al 75% registrato nel 2003. In parallelo, aumenta l'importanza attribuita alla cena. Anche la colazione registra un calo nella qualità: solo l'83,7% dei bambini la consuma adeguatamente, rispetto al 92,9% di vent'anni fa. Questo scenario contribuisce ad un aumento dell'obesità infantile, che in Italia colpisce il 39% dei bambini tra i 7 ei 9 anni.
L'educazione alimentare come strategia di cambiamento
Secondo il Presidente di FIPE-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, è necessario ripensare il ruolo dell'educazione alimentare per fronteggiare queste sfide. La scuola, insieme alle famiglie, deve farsi promotrice di una nuova cultura del cibo, in grado di coniugare salute, qualità e convivialità. La ristorazione, a sua volta, può contribuire a diffondere questi valori, trasformandosi in un'ambasciatrice quotidiana di buone pratiche alimentari.
Le istituzioni e il mondo accademico all'Assemblea FIPE
All'Assemblea FIPE 2024 hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e delle imprese, tra cui il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e il Presidente di Slow Food Barbara Nappini. L'incontro ha avuto l'obiettivo di delineare strategie per promuovere una nuova cultura alimentare, valorizzando l'educazione scolastica e sensibilizzando le famiglie. Queste azioni si rendono necessarie per contrastare le tendenze negative e migliorare il benessere delle generazioni future.