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Piantedosi: 96 femminicidi da inizio anno, la metà dei braccialetti usata per l’antistalking


Novantasei donne uccise, 10.458 braccialetti elettronici attivi, di cui ben 4.677 impiegati per il contrasto allo stalking. Sono alcuni dei numeri sulla violenza di genere in Italia, suggerimenti oggi dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

“Pur in presenza di un caloria rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (un calo che vede una rilasciata del 10% degli omicidi complessivi, del 9% delle vittime di genere femminile e del 5% degli omicidi familiari) – ha detto il ministro – questi numeri ci ricordano la tragica realtà di donne, troppe ancora, che subiscono violenza, senza trovare il supporto necessarioDelle 96 vittime di omicidio, 82 sono stati uccisi in contesti familiari o affettivi e 51 sono morte per mano del partner o dell'ex.

Una giornata insieme alle operatrici del 1522, il numero anti violenza e stalking



Al lavoro per migliorare i braccialetti elettronici

Sul tema dei braccialetti elettronicioggetto di una riunione oggi a Palazzo ChigiPiantedosi ha detto: “Stiamo lavorando al miglior utilizzo delle nuove tecnologie per il monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure restrittive, come i braccialetti elettronici, al fine di eliminare possibili disfunzioni e di renderne l'uso sicuramente più affidabile e più efficace.

Un terzo dei braccialetti usato per l'antistalking

Al 15 novembre di quest'anno, dei 10.458 dispositivi attivi complessivamente, ben 4.677, quindi praticamente la metà, sono quelli disposti per l'antistalking. Sono numeri altissimi che danno la dimensione di un fenomeno: basti pensare che in Francia i dispositivi attivi lo scorso mese di luglio erano in totale 984, una comparazione che probabilmente sconta anche un po' sistemi diversi”. Grazie a questi dispositiviha aggiunto Piantedosi, “nel solo mese di ottobre ha consentito l'arresto di 46 personedi cui l'ultimo proprio la notte scorsa. È chiaro che la gestione di un quantitativo così elevato di braccialetti, cioè gli elementi del successo almeno iniziale di queste iniziative, impegna particolarmente le forze di polizia e ha messo sicuramente in luce alcune indubbie criticità nel sistema di monitoraggio”.



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