Pisa, Sassuolo e Spezia: assalto in 6 tappe al titolo di regina d’inverno
Passo da record con 85 punti e 2 ko in tre. Ma questo finale d'andata lungo 35 giorni ha trappole per tutti
E adesso via, senza più soste, fino alla fine dell'anno. A Santo Stefano si chiude l'andata, il 29 dicembre comincia il ritorno prima della pausa di gennaio. Un passo alla volta: quella che parte adesso è la volata d'inverno, con sei giornate in 35 giorni. Chi sarà in testa al giro di boa? Il trio che finora ha dominato proseguirà compatto la sua marcia? Il vantaggio sul quarto posto aumenterà ancora mettendo a rischio i playoff? E chi potrà avvicinarsi, se non addirittura – scenario al momento improbabile – andarli a prendere? Quest'ultima domanda è quella più complicata. Per il resto, meglio restare concentrati su questo finale d'andata e capire quali tappe attendono Pisa, Sassuolo e Spezia. I tre dominatori. Lo dice un dato: nessun terzetto, da quando la B è tornata a 20 squadre, ha messo insieme 85 punti dopo 13 giornate, con due sconfitte complessive. Brescia, Cesena, Cremonese e Juve Stabia tirano un sospiro: sono le squadre che fino al ritorno non le affronteranno più.
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La capolista se ne va e Pippo Inzaghi continua a battere se stesso: con il Benevento dei record, nel 2019-20, a questo della stagione aveva due punti in meno. Il Pisa è caduto solo sul campo di una neopromossa (Juve Stabia) e le prossime due trasferte le ha proprio su campi ridotti dalla C: sabato a Carrara, sul sintetico come al Menti, poi – dopo la tappa interna col Cosenza – a Mantova. Seguono la classica con il Bari e la trasferta pre-natalizia di Modena, per poi chiudere con lo scontro diretto casalingo contro il Sassuolo. Una curiosità: l'andata si era aperta con l'altro scontro diretto interno con lo Spezia (2-2). Vuol dire che al ritorno il Pisa dovrà andare a visitare in trasferta le due rivali. Ma allora Inzaghi potrebbe avere a disposizione Morutan, che ha iniziato ad allenarsi dopo il lungo stop. Basterà per staccare Sassuolo e Spezia?
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C'è un aspetto molto favorevole al Sassuolo in questo finale di andata: le prossime tre partite saranno giocate al Mapei Stadium. Perché tra le due gare canoniche interne (prima con la Salernitana del debuttante Stefano Colantuono, poi con la Sampdoria) ci sarà il derby con la Reggiana, che in teoria sarà padrona di casa: visto il confronto impari con le tre tifoserie avversarie, in tutti i casi per il Sassuolo sarà come giocare in trasferta, però l'aria di casa fa sempre bene. Più complicato il trittico finale, con la trasferta a Frosinone, l'arrivo del Palermo e la chiusura di Santo Stefano con il big match di Pisa. Potrebbe essere l'occasione per il sorpasso? Chissà, di sicuro finora l'unica sconfitta di Fabio Grosso è maturata in casa con la Cremonese, e anche in maniera vistasa (1-4). Da allora (era la 4a giornata) l'ascesa è stata costante, ed è opinione diffusa che il Sassuolo nel ritorno prenderà il largo, visto il suo potenziale. Ma Pisa e La Spezia saranno d'accordo?
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Trasferte toste per l'imbattibilità In questo finale di andata invece la Spezia non ha soltanto il titolo d'inverno da inseguire, o il quarto posto da allontanare. C'è anche uno zero da difendere: è quello nella casella delle sconfitte, dato non da poco a questi livelli. Nessuno, da quando la B è tornata a 20, è stato imbattuto nelle prime 13 giornate, figurarsi a fine andata. Per farcela, Luca D'Angelo deve superare tre scogli esterni ben più ardui di quelli casalinghi, nell'ordine contro Südtirol, Cittadella e, all'ultima giornata, Mantova, nel giorno in cui dovrebbe essere riaperta la nuova, emozionante curva Ferrovia con tanto di maxischermo. Pensate: 1 dicembre a Palermo, 14 a Genova per il derby ligure con la Samp, il 21 a Catanzaro. Tre prove della verità per la miglior difesa del torneo (8 reti) con i suoi 7 clean sheet. Basterà aggiungerne altri per avvicinare il Pisa e il Sassuolo?
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