A Carrara dove tutto parla di marmo
Emergono nelle pavimentazioni, nelle facciate dei palazzi, nelle statue del centro storico, nelle case, negli oggetti di artigianato e di design delle vetrine. A Carrara tutto parla di marmo e in particolare del bianco statuario. Lo fa da 2000 anni, esattamente da quando le statue sbozzate nelle grotte partivano per raggiungere tutto l'Impero Romano. Il marmo delle Alpi Apuane fu utilizzato per essere trasformato in opere e monumenti che resteranno eterni nella storia, come il Colosseo e la Colonna Traiana, e poi nel Rinascimento nei capolavori di Michelangelo, che qui estraeva la sua pietra, e di tanti altri artisti, fino ad oggi. E' questa lunga tradizione che l'ha condotta ad essere nominata tra le cinque finaliste per il titolo di Capitale italiana dell'arte contemporanea 2026. Già Città Creativa Unesco per l'arte e l'artigianato, la destinazione toscana è ancora oggi meta di artisti di fama internazionale che nei laboratori locali del marmo danno vita ai loro progetti.