“Ho pagato in nero e ora ho le narici asimmetriche”. Il racconto di Nadia, operata dai Procopio
Il naso appena ritoccato “ma con un difetto che prima non avevo” e il pagamento in nero, “tutto in contati e senza ricevuta”. A parlare è Nadia B.25enne di Palermo. Vieni Siciliana Margherita Spadala 22enne morta nel centro di Marco e Marco Antonio Procopioall'Eur. Ora che gli investigatori puntano a rintracciare altri pazienti dello studio medico estetico, la sua può essere una testimonianza significativa.
Partiamo dal principio. Perché ha scelto di operarsi?
“Nessuna questione di salute, ma puramente estetica. Fare un intervento al naso è sempre stato il mio sogno: me lo vedevo troppo grosso”.
Perché ha scelto lo studio Procopio?
“Ho sempre pensato che un'operazione simile non l'avrei mai voluta fare in Italia. Ma mi sono fatta convincere da questa tecnica, dal rimodellamento della punta del naso”.
Come l'ha scoperto?
“Attraverso i social. Ho visto il video di un'esperienza di un'influencer, che non lo stava pubblicizzando ma lo nominava solo per raccontare come fosse andata la sua operazione. Poi mi sono informata meglio, ho richiesto informazioni generali. Infine ho preso appuntamento: avrei dovuto prima farlo a giugno, poi l'ho spostato a luglio per questioni economiche. Così l'8 luglio, dopo essere andata a Roma a mie spese, mi hanno operata”.
Come le è sembrato lo studio?
“Un luogo confortevole, pulito e accogliente. Niente ha fatto pensare che fosse fuorilegge, non autorizzato. Le persone mi sembrano professionali e corrette, presenti, cordiali. Mi rassicuravano quando avevo ansia”.
L'operazione com'è andata?
“Fortunatamente bene. All'inizio con l'anestesia ho avvertito forti tremori alle mani e alle labbra, ma ancora oggi non so a cosa fosse dovuto. Lì per lì ho dato la colpa a paura e ansia, soprattutto perché mi è stata data una pallina anti-stress. I tremori sono finiti alla fine dell'operazione e non ho avuto complicazioni nel post-operatorio”.
Una paziente ha raccontato che il medico non aveva i guanti durante l'operazione. Durante la sua, invece, li aveva?
“Se ben ricordo, sì, li indossava”.
Quanto ha pagato l'operazione?
“2.500 euro, in contanti e senza ricevuta. Lì per lì non ho dato peso a questa modalità di pagamento, volevo solo fare il mio intervento. Ma una volta tornata a casa i miei genitori mi hanno fatto ragionare sulla gravità dell'accaduto, sul non avere in mano una ricevuta di pagamento per un'operazione simile. Si sono allarmati, giustamente”.
È soddisfatta del risultato?
“Il risultato finale purtroppo non è venuto come quello che immaginavo. Ma soprattutto l'operazione mi ha causato un'asimmetria che prima non avevo: prima il mio naso era solo grosso, ma non aveva difetti, come gobbe. Ora invece ho una narice più grande e una più piccola e si nota. Lo vedono anche gli altri”.
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Non ha chiesto spiegazioni?
“Sì, certo. Mi hanno detto che era normale a causa del gonfiore e che tutto sarebbe tornato alla normalità durante il periodo di guarigione. Però sono passati mesi e non si è sistemato. L'asimmetria, che prima non avevo, ora c'è”.
Pensa di fare una nuova operazione per sistemarlo?
“Sinceramente no. Io e Margaret Spada, siciliana come me, partita dall'isola per raggiungere Roma col sogno di migliorare il proprio naso, abbiamo due percorsi molto simili, finale a parte. E pensare che al suo posto avrei potuto esserci io mi fa venire i brividi. Sono turbata da giorni”.