Economia Finanza

La marcia dei 42mila Maori: in Nuova Zelanda la più grande protesta della storia


È stata una delle più massicce protestate della storia della Nuova Zelanda, la più grande in difesa del popolo Maori. La hikoi (marcia) iniziata a Capo Reinga, nel nord del paese, dopo mille chilometri e novegiorni è approdata con ben 42mila persone davanti al Parlamento della capitale Wellington.

Obiettivo di questa storica”hikoi mō te Tiriti” (marcia per i diritti) è la cancellazione della controversa proposta di legge che vorrebbe estendere a tutti i neozelandesi il Trattato di Waitangistipulato nel 1840 tra la Corona britannica ei capi di circa cinquecento tribù maori.

Migliaia di persone si radunano davanti al parlamento neozelandese per protestare contro una proposta di legge. (Foto AP/Mark Tantrum)

Il Trattato di Waitangi

L'antico documento, all'epoca redatto in inglese e in lingua maori con alcune divergenze nella stesura che hanno dato luogo a problemi interpretativi, è il testo fondamentale che regola i rapporti tra i colonizzatori britannici ei locali: in cambio della nomina di un Governatore inglese prevedeva il Diritto per i maori di mantenere terre e beniacquisendo gli stessi diritti dei sudditi della Corona.

Rappresenta di fatto la base del corpo normativo che riparare le ingiustizie commesse dai colonizzatori, per esempio con la confisca di terreni (poi restituiti), e che concedono al popolo maori margini di autonomia e compensazioni per le discriminazioni del passato.

La proposta di modifica

La proposta di legge che mira a rivedere il Trattato di Waitangi è stata presentata da David Seymourleader del partito di destra ATTO che fa parte della coalizione di governo a trazione conservatrice-populista assieme al Partito Nazionale del primo ministro Christopher Luxon e al Prima la Nuova Zelanda.



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