Docenti Tutor nei percorsi abilitanti 2024/25, selezione, conferma o revoca entro inizio dicembre. In arrivo Decreto – Orizzonte Scuola Notizie
Uno dei passaggi per l'avvio dei percorsi abilitanti dell'anno accademico 2024/25 sarà la nomina dei tutor coordinatori. In arrivo il Decreto Interministeriale che indicherà la data entro la quale le Università dovranno svolgere la selezione, la conferma o la revoca del personale.
E' in fase di definizione il decreto interministeriale del Ministro dell'istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca e con il Ministro dell'economia e delle finanze, per la determinazione del contingente del personale della scuola secondaria di primo e secondo grado necessario per lo svolgimento dei compiti tutoriali per l'a.s. 2024/2025, in attuazione dell'articolo 2-bis, comma 7, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.
Probabilmente entro l'inizio del mese di dicembre 2024 i Centri dovranno aver completato le procedure di selezione e/o di conferma o di revoca del personale cui affidare gli incarichi di tutor coordinatori di cui all'articolo 10, comma 3, del DPCM 4 agosto 2023, che potenzialmente dovranno concludersi entro l'inizio del mese di dicembre 2024.
L'attuale situazione dei tutor Coordinatori
I tutor Coordinatori hanno affidato a redazione@orizzontescuola le perplessità sulla gestione del personale, che al momento ha una lettera di incarico fino al 31 dicembre e non sa ancora se dovrà rientrare in classe (per quanto tempo), interrompendo la continuità didattica del collega supplente oppure avrà un ulteriore incarico continuativo.
Ecco cosa dicono
“Il DPCM parla di un incarico quadriennale per gli insegnanti selezionati (i cosiddetti tutor coordinatori) ma di fatto, per le caratteristiche peculiari della prima edizione del percorso, che si deve concludere entro il 2024, abbiamo avuto una lettera di incarico di 4 mesi ( 1 settembre – 31 dicembre 2024). Il problema è che, arrivati quasi al termine, non sappiamo ancora dal MIM (nonostante sollecitazioni e richieste di chiarimenti) se dal 1 gennaio saremo in servizio a scuola oppure all'Università.
Si prospetta una situazione allarmante di alternanza, nello stesso anno scolastico, di periodi a scuola e all'università, con il docente tutor coordinatore che diventa una sorta di “pedina” da spostare secondo le diverse esigenze (esempio possibile: nell'attesa dell' attivazione del percorso all'Università si torna in classe per due mesi).
Una prospettiva a cui ci opponiamo, e che, oltre ad essere poco dignitosa per il nostro profilo professionale di esperti e formatori, è, anche e soprattutto, fortemente lesiva per i nostri studenti a scuola, a cui sarebbe negata qualsiasi continuità didattica, con un 'alternanza strutturale e non emergenziale tra docenti di ruolo e supplenti.
Una situazione, tra l'altro, paradossale, visto i principi educativi e didattici a cui fa riferimento esplicito più volte lo stesso DPCM.
Crediamo invece che la continuità – a scuola come all'Università – sia un presupposto fondamentale per garantire la qualità della formazione.
Vogliamo chiarire che tale situazione non è in alcun modo responsabilità delle diverse Università, sollecitare a compiere uno sforzo organizzativo enorme in tempi molto ristretti.
Si tratta di una questione urgente (la lettera di incarico è in scadenza a fine dicembre) che riguarda moltissimi docenti, Università e, naturalmente, un grandissimo numero di scuole secondarie di primo e secondo grado in tutta Italia.”
Attendiamo quindi il Decreto, che dovrebbe essere imminente.