“Il nuovo CCNL ha peggiorato la situazione, una regressione inaccettabile. Più risorse e meno burocrazia per valorizzare i Dsga”. INTERVISTA a Giorgio Germani (Anquap) – Orizzonte Scuola Notizie
I DSGA sono figure cruciali per il buon funzionamento delle scuole. Tuttavia, la categoria lamenta da tempo un mancato riconoscimento del proprio ruolo, aggravato dal recente CCNL.
Orizzonte Scuola ah intervistato Giorgio Germanipresidente di ANQUAP, per approfondire le ragioni del malessere dei DSGA e le possibili soluzioni per valorizzare questa importante figura professionale.
Dallo sciopero dell'11 novembre alla richiesta di un adeguamento economico, Germani analizza i punti critici della situazione attuale e propone strategie concrete per il futuro.
Presidente Germani, lo sciopero dell'11 novembre e la sospensione delle prestazioni eccedenti l'orario d'obbligo dei DSGA sono un segnale forte di malessere. Qual è la sua posizione in merito alle richieste di questi professionisti della scuola?
L'Anquap ha promosso le azioni di sciopero e quelle di protesta professionale per rendere evidenti le ragioni del forte malessere della categoria e per sostenerne le richieste giuridiche ed economiche che sono compatibili con il sistema. I Direttori SGA vogliono restare tali avendo ottenuto questo ruolo già dall'1/9/2000 e rifiutano la nuova disciplina degli incarichi triennali. I DSGA hanno diritto ad un incremento dell'indennità di direzione almeno pari al doppio di quello stabilito con l'ultimo CCNL in ragione dei compiti che svolgono e delle responsabilità che hanno.
I DSGA lamentano un mancato riconoscimento del loro ruolo, aggravato dal recente CCNL. Cosa intende fare il sindacato per supportare le loro rivendicazioni, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento giuridico e un adeguamento economico congruo con le responsabilità?
Il Sindacato ha promosso le azioni di sciopero e di protesta sindacale, nonché proposto emendamenti a favore dei DSGA sia sulla Legge di Bilancio 2025 che sul DL 160/2024. La Legge di Bilancio stanzia 93 milioni solo a favore dei docenti, dimenticando totalmente i DSGA e il personale ATA. Il DL 160/2024 destina 13,7 milioni per le segreterie scolastiche con riferimento alla gestione di PASSWEB e progetti PNRR. Purtroppo questi finanziamenti non potranno compensare il lavoro dei DSGA poiché il CCNL vigente impedisce l'accesso degli stessi al FMOF. Chi ha sottoscritto il CCNL (ARAN e alcuni Sindacati) ha scientemente voluto discriminare i DSGA, con l'acquiescenza del Ministero di Viale Trastevere (distratto o connivente). Se PASSWEB deve essere incentivato e questo incentivo non può remunerare il DSGA, gli stessi farebbero bene a rifiutarsi di farlo.
Il risparmio di 25 milioni di euro derivante dalla riduzione di 627 unità di DSGA nel triennio 2024-2027, secondo i manifestanti, dovrebbe essere reinvestito per migliorare le loro condizioni. Condividere questa posizione? Come si potrebbe utilizzare questo risparmio per valorizzare il ruolo dei DSGA?
Questo risparmio, fatto totalmente sulla pelle dei DSGA che si troveranno a gestire scuole più grandi e complesse, deve necessariamente andare a un incremento della loro indennità di direzione quota base e quota variabile.
I DSGA propongono diverse soluzioni, tra cui l'accesso ai concorsi per Dirigente Scolastico e Dirigente Tecnico, un nuovo concorso per 1.435 DSGA e una revisione del regolamento del personale ATA. Quali di queste proposte ritiene prioritarie e come intende promuoverle presso il Ministero?
È prioritaria l'emanazione del bando di concorso per reclutare 1.435 DSGA e subito dopo una revisione del regolamento di definizione degli organici del personale ATA, senza determinarne una riduzione ingiustificata. Purtroppo la riduzione del personale ATA è presente nella manovra di bilancio 2025: meno 2.174 unità che si aggiungono alle 963 che il MIM ha già sottratto alle scuole per la corrente anno scolastico 2024/2025.
La digitalizzazione e la semplificazione delle procedure amministrative sono tra le richieste dei DSGA. Quali passi concreti si possono fare per snellire la burocrazia e ridurre il carico di lavoro, ad esempio per quanto riguarda la gestione delle pratiche pensionistiche?
Sarebbe doveroso determinare l'interscambio tra il SIDI ei sistemi informativi dell'INPS, come di altre piattaforme presenti nella pubblica amministrazione. Purtroppo le segreterie scolastiche sono costrette a ripetere e caricare più volte gli stessi dati su piattaforme diverse. Sono costrette, altresì, ad avere autonomi programmi gestionali poiché l'operativa del SIDI non è sempre confacente alle esigenze delle scuole.
Considerando il ruolo cruciale dei DSGA nel funzionamento delle scuole, come si può garantire che le loro richieste non siano trascurate e che si arrivi a una soluzione concreta e soddisfacente per tutte le parti coinvolte?
C'è bisogno di un'assunzione diretta di responsabilità da parte dei decisori politici e di un diverso atteggiamento di ARAN e sindacati. C'è bisogno di collocare il DSGA nell'area della dirigenza in sezione separata. Una categoria monocratica in posizione direttiva apicale non può avere la disciplina del rapporto di lavoro all'interno di un “compartone” di un milione di dipendenti.
I DSGA parlano di “regressione inaccettabile” a seguito del recente CCNL. Può spiegare meglio cosa intendi con questa affermazione e quali sono gli aspetti più critici del contratto per la categoria?
La regressione sta nel fatto che si è passati da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con un ruolo predeterminato sine die ad un improvvido incarico triennale, che potrebbe essere oggetto di decisioni discrezionali da parte dell'amministrazione periferica del MIM. L'incarico a termine si giustifica nelle amministrazioni dove viene è una pluralità di funzionari, mentre è del tutto irragionevole dove, come nelle scuole, vi è un solo funzionario direttivo in posizione apicale al quale l'elevata qualificazione va riconosciuta de iure. Oltre l'incarico triennale il CCNL ha determinato un impoverimento del profilo professionale e inserito clausole che potrebbero determinare conflittualità nel rapporto con il Dirigente scolastico, in particolare per quanto riguarda l'organizzazione e gestione del personale ATA. Se il DSGA è il capo del personale ATA deve avere i necessari “poteri” per organizzarlo e gestirlo.