F1, Alpine e Honda multate per violazioni procedurali
La casa francese e quella giapponese sono state le uniche sanzionate dalla Fia
L'11 settembre scorso la Fia ha annunciato di aver completato la revisione della documentazione relativa al budget cap della Formula 1 per il 2023. Per la prima volta, oltre che i costi sostenuti dal team, sono state controllate anche le spese delle case produttrici di Power Unit registrata per la fornitura di motori nella massima serie, ovvero FerrariMercedes, Red Bull, Audi, Alpine e Honda. La casa francese e quella giapponese sono state le uniche sanzionate. Queste hanno commesso delle infrazioni procedurali, ma in ogni caso non hanno superato la soglia prevista dal tetto dei costi. La Cost Cap Administration ha offerto ai due costruttori un accordo (precisamente un “ABA”) e ha sottolineato come entrambi siano stati collaborativi durante il processo di revisione, fornendo informazioni puntuali quando richieste. Andiamo dunque a scoprire quali sono state le violazioni di Honda e Alpine e che cosa prevedono gli accordi con la Fia.
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L'accordo tra la Honda Racing Corporation (Hrc) e la Fia riguarda una violazione procedurale commessa dalla casa giapponese ai sensi degli articoli 8.1 e 8.2 (e) del regolamento finanziario riguardante le Power Unit. Il costruttore nipponico ha riconosciuto che la propria rendicontazione per i costi del 2023 includeva costi esclusi o aggiustati in modo errato riguardanti la manutenzione dei banchi prova e pezzi di ricambio (inventario). La Honda dovrà dunque pagare una multa di 600mila dollari entro 30 giorni dalla data di esecuzione dell'accordo con la Fia, oltre che rimborsare le spese sostenute dalla Cost Cap Administration per preparare l'accordo stesso. In quest'ultimo viene sottolineato che la Fia riconosce la buona fede del costruttore nipponico e che non ci sono prova del fatto che la Honda ha guadagnato, o cercato di guadagnare, alcun vantaggio dalle violazioni procedurali commesse. Inoltre, viene ribadito come la Honda sia rimasta al di sotto del tetto di spesa massima prevista dal budget cap. Le stesse precisazioni sono presenti anche nell'accordo stipulato con l'Alpine.
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L'accordo tra l'Alpine e la Fia riguarda una violazione procedurale commessa dalla casa francese ai sensi degli articoli 8.1, 8.2 (d) e 8.2 (e) del regolamento finanziario per i costruttori di Power Unit. L'Alpine ha riconosciuto che la resacontazione consegnata alla Cost Cap Administration in data 2 aprile 2024 conteneva importanti carenze, motivo per cui la casa francese ha presentato un nuovo rapporto alla Federazione il 7 maggio 2024. La Cost Cap Administration ha dunque esaminato la nuova rendicontazione , riconoscendola come completa. L'Alpine dovrà dunque pagare una multa di 400mila dollari entro 30 giorni dall'esecuzione dell'accordo, oltre che sostenere le spese sostenute dalla Cost Cap Administration per redarre l'accordo stesso.
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