La Spagna colpita da alluvioni: almeno 51 morti nell'area di Valencia
– Articolo in aggiornamento –
È un bollettino di guerra quello che arriva dalla Spagna, esattamente dalla regione di Valenza che conta almeno 51 morti per la terribile ondata di maltempo che si è abbattuta sull'area nelle ultime ore: i numeri della tragedia sono stati forniti dal Centro di Coordinamento delle Emergenze (Cecopi). Il presidente della Comunità Valenciana, Carlos Mazón, non ha ancora confermato l'esatto numero ma ha sottolineato che risulta attiva la procedura d'emergenza per “vittime multiple“. All'appello, tra l'altro, mancano anche alcune persone che risultano disperse. La Farnesina ha dichiarato che al momento non risultano vittime tra gli italiani a Valencia: per chi vuole entrare comunque in contatto con l'Unità di crisi bisogna chiamare il numero +39 0636225 e scaricare l'app Viaggiare Sicuri.
“Situazione senza precedenti”
Tra le oltre 50 persone senza vita si conterebbero anche quattro bambini. L'ha definita”una situazione senza precedenti che nessuno ha mai visto prima” ha dichiarato il presidente della Regione, Carlos Mazòn, che al momento ha sottolineato l'impossibilità di sapere con esattezza il numero delle persone che hanno perso la vita con un bollettino che potrebbe peggiorare nelle prossime ore. La furia dell'acqua ha trascinato via le macchine, molte persone sono dovute salire sui tetti o sono rimaste intrappolate nei propri mezzi in attesa dei soccorsi. Non è operativo il servizio treni da Valencia a Madrid, tutte le scuole e università mostrano oggi chiuse. La compagnia elettrica Ibedrola ha spiegato che quasi 40mila sono rimasti senza elettricità.
“Intrappolati come topi”
La furia delle piogge continua durate per ore hanno causato inondazioni improvvise travolgendo le auto, trasformato le strade dei villaggi in fiumi e interrotto le linee ferroviarie e le autostrade nel peggior disastro naturale che ha colpito la nazione europea nella memoria recente. “Ieri è stato il giorno peggiore della mia vita“, ha dichiarato Ricardo Gabaldón, sindaco di Utiel, Comune spagnolo nella comunità autonoma Valenciana, sottolineando che diverse persone risultano ancora disperse nella sua città. “Eravamo intrappolati come topi. Auto e cassonetti della spazzatura scorrevano lungo le strade. L'acqua stava salendo fino a tre metri“.
Un treno ad alta velocità con quasi 300 persone a bordo è deragliato vicino a Malaga anche se le autorità ferroviarie hanno affermato che nessuno è rimasto ferito. Il presidente Mazón ha esortato le persone a rimanere dentro casa per non complicare gli sforzi di soccorso, con i viaggi su strada già difficili a causa degli alberi caduti e dei veicoli distruttivi. Le autorità hanno spiegato che la tempesta eccezionale è stata chiamata Dana, un acronimo che significa “Depressione Isolata nei Livelli Alti“, in pratica un'area di bassa pressione che si isola e rimane intrappolato rispetto all'area circostante scaricando enormi quantità di acqua in poco tempo.
Mobilitati mille soldati
Vista la gravità dei danni provocati dalla tempesta sono stati mobilitati oltre mille soldati dell'Unità Militare di Emergenza (Ume): lo ha annunciato il ministro della Difesa, Margarita Robles, spiegando che 250 militari sono già in azione e gli altri 784 sono mobilitati in attesa di poter accedere alle zone più colpite per adesso irraggiungibili. “Tutti sono mobilitati, con tutto ciò che è necessario e per tutto il tempo necessario“, ha dichiarato Robles nelle aule del Congresso, sottolineando che si tratta di un fenomeno senza precedenti. Chi era presente sul posto parla di valanga d'acqua tremenda: a Madrid il Congresso e il Senato hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime delle inondazioni nella regione sud-orientale di Valencia.
Le parole di Tajani
“Voglio esprimere la mia solidarietà ai familiari delle vittime colpite dalle alluvioni in Spagna.
Prego per la salute dei dispersi”: lo ha scritto sul sociale X il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajanicirca gli aggiornamenti sulle alluvioni che hanno colpito Valencia. “Per la stima e il rispetto che nutro nei suoi confronti, sono vicino a Re Felipe VI, simbolo dell'unità nazionale in questo momento di difficoltà“.