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Crisi idrica, Bardi “Lavoriamo per risolvere carenze strutturali” Agenzia di stampa Italpress – Italpress


POTENZA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Vito Bardi, nominato commissario straordinario per l'emergenza idrica in Basilicata dal governo nazionale, ha tenuto oggi una conferenza stampa per spiegare lo stato dell'arte degli interventi per mitigare le difficoltà legate all'erogazione dell 'acqua nei comuni serviti dallo schema della Camastra che interessa 29 comuni, tra cui il capoluogo e circa 140 mila abitanti della Basilicata. Soluzioni che, al momento, permetteranno di evitare un inasprimento delle inclusioni idriche. L'obiettivo del governo regionale – ha garantito Bardi – non è solo quello di superare la fase dell'emergenza ma di risolvere e garantire ai lucani anche in scenari complicati dai cambiamenti climatici la risorsa idrica alla Basilicata, agendo su tutte le carenze infrastrutturali accumulatesi in quarant'anni. A monte delle recenti interruzioni idriche si è subito intervenuti, ha spiegato Bardi, per migliorare la capacità del bacino interessato.
“E' stato realizzato – ha detto – il Camastrino, uno sbarramento realizzato sulle acque di scollo invaso con una pompa attiva per potenziare il sollevamento dell'acqua, sono poi stati istallati due pontili nella diga, si tratta di piattaforme collegate alle pompe che negli gli ultimi giorni hanno garantito la continuità dell'erogazione idrica”. Bardi ha poi sottolineato l'importanza della collaborazione di tutti, ringraziando soprattutto i cittadini. Rivolgendosi alle forze politiche presenti sul territorio, ha richiamato all'unità. “Le polemiche sono inutili, ora dobbiamo concorrere in modo determinante alla risoluzione del problema risolvibile, che parte dal passato, adesso non interessa evidenziare queste pecche. Il dato è che per la prima volta il governo nazionale ha dato delle risorse alla nostra regione, si tratta di 2,5 milioni di euro. E' questa una occasione opportuna per fare finalmente chiarezza anche con gli altri organismi (Autorità di bacino, Acque del sud etc) e con tutti coloro che si occupano di schemi idrici nel territorio nazionale. Mentre stiamo discutendo di risolvere il problema più impellente, diamo acqua ai cittadini, mettendo in campo tutte le altre iniziative. Per quanto riguarda lo schema Camastra, si tratta di una diga fuori dagli schemi idrici, che si riempie attraverso le piogge e che le particolari condizioni climatiche di questi ultimi mesi si sono aggravate. Anche per quanto riguarda lo sfangamento di questa diga, vi è la necessità che essa debba essere vuota, ed è per questo stiamo creando le condizioni per attingere da altri bacini. Dal governo nazionale alla Basilicata per questa emergenza, sono giunti 2,5 milioni e Bardi ha ricordato che la sua nomina fa seguito al riconoscimento dello stato di crisi con un piano per i primi 90. Di queste risorse concesse alla Regione: 1.191.330 per interventi di ripristino e funzionalità delle infrastrutture pubbliche, completabili entro tre mesi; 1.308.670 per il soccorso e l'assistenza diretta alla popolazione. “La nostra priorità è aumentare la portata d'acqua allo schema idrico Basento-Camastra evitando così inasprimenti nelle sospensioni e garantendo che la Basilicata possa superare questa fase critica”.
Bardi, ha anche annunciato l'istituzione dell'unità di crisi per coinvolgere tutti i soggetti istituzionali interessati (Prefetti, assessorati, reti idriche, Protezione civile, Egrib, Acquedotto Lucano, Acque del Sud, Consorzio di Bonifica per la Basilicata, Anci). Degli interventi per mitigare le difficoltà nel lungo termine, quelli di natura più strutturale, ne ha parlato il vicepresidente della Giunta regionale, assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe.
“Sul Camastra, unica diga lucana non connessa ad altri invasi del resto della rete idrica esponendola agli effetti dei cambiamenti climatici, l'obiettivo è quella di interconnetterla agli altri schemi idrici, intervenendo anche sulla sua capacità di accumulo. Per questo il commissario nazionale per l'emergenza idrica, ha chiesto un finanziamento di 30 milioni per le operazioni di “sfangamento” della diga. I lavori ha spiegato riguarderanno le dighe di Acerenza e Genzano che potranno garantire una maggiore portata di acqua e mettere al riparo la Basilicata da carenze come quella di queste settimane. Lavori, ha sottolineato Pepe che potranno essere realizzati entro la fine del 2025.

– Foto: xc2/Italpress –

(ITALPRESS).

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