Economia Finanza

Usa, solo 12mila posti creati a ottobre tra uragani e scioperi


L'ultimo dato economico prima del voto negli Stati Uniti di martedì prossimo ha mostrato la creazione di soli 12.000 posti di lavoro in ottobre, l'incremento minore dal dicembre del 2020. Il dato ha deluso le attese, ma ha risentito dell'impatto di eventi straordinari, due uragani e scioperi, in particolare al colosso aerospaziale Boeing, che hanno paralizzato temporaneamente l'attività.

Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1% . Invariato anche il tasso allargato alla sottoccupazione, che comprende incoraggiati e forzati del part-time, al 7,7 per cento. Il dato sulle buste paga di settembre, che originariamente rifletteva 254.000 nuovi impieghi, è stato rivisto a 223.000.

Sul fronte del simbolo, gli stipendi hanno evidenziato un aumento mensile dell0 0,4%, leggermente superiore allo 0,3% atteso. Su base annuale sono tuttavia lievitati del 4%, in linea con le previsioni e con il dato di settembre.

Gli analisti per ottobre prevedevano la creazione di circa 110.000 posti di lavoro e un tasso di disoccupazione stabile al 4,1%, ammonendo però sull'esistenza in insolita volatilità e incognite. Il mese scorso gli Stati Uniti, soprattutto le regioni del Sudest, sono stati colpiti dagli uragani Helene e soorattutto Milton, uno dei più gravi della storia americana. Il governo ha avvertito che non è ancora possibile calcolare gli impieghi travolti dal maltempo straordinarioo.

Un'agitazione per il contratto di ingegneri e tecnici della Boeing ha inoltre visto oltre 30.000 dipendenti incrociare le braccia . Il Dipartimento del Lavoro ha stimato che lo sciopero abbia sottratto in tutto 44.000 posti alle statitiche mensili, contribuendo ad una flessione di 46.000 buste paga nell'intero settore manifatturiero il mese scorso. Lo sciopero alla Boeing apopare ora vicino ad una conclusione, con un accordo tra sindacato e azienda che sarà presto messo al voto. Un recupero di posti momentaneamente persi è parso suggerito da una recente pubblicata nelle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione, che avevano conosciuto rialzi.



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