Juve, ci vuole pazienza. Ma Motta potrebbe limitare gli esperimenti
Si vedono tante cose diverse, ma sono ancora allo stato embrionale. I tempi di apprendimento forse sono più lunghi di quanto ci si attendesse
C'è una parola che praticamente non figura nel vocabolario della Juventus, ma che nel corso di questa stagione dovrà essere molto utilizzata dai suoi tifosi e pure dalle parti della Continassa. Questa parola è pazienza. Il nuovo progetto della Signora, che oggi festeggia il compleanno numero 127, ha bisogno di tempo per dare frutti. In estate erano tutti d'accordo a predicare calma e non si può certo cambiare idea adesso solo perché un paio di larghe vittorie a fine agosto avevano trasmesso la sbagliata sensazione che il mottismo aveva attaccato in fretta e che i bianconeri riuscivano a lottare per lo scudetto. La rosa non è competitiva ad alto livello: mancano almeno tre titolari e alcune riserve. Valutare le potenzialità di un gruppo in base ai soldi spesi è ridicolo: equivarrebbe a dire che nell'estate del 2011, prendendo a zero Pirlo e spendendo solo dieci milioni per Vidal, la Juve non si fosse rinforzata a centrocampo.
