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Una gatta detective nei gialli inglesi di Dolores Hitchens – Libri – Narrativa – Ansa.it


(di Paolo Petroni) DOLORES HITCHENS, 'LA GATTA HA VISTO TUTTO' (SELLERIO, pp. 346 – 15,00 euro) – 'LA GATTA HA DATO L'ALLARME' (SELLERIO, pp. 292 – 15,00 euro) – Traduzioni di Chiara Rizzuto Si intitola 'La gatta ha visto romanzi tutto' il primo dei dodici polizieschi che Dolores Hitchens, scrittrice americana di genere (1907-1973), dedica alla settantenne Miss Rachel Murdock con la sua gatta Samantha dal pelo “nero e setoso ” e '”gli occhi dorati” che, più che aiutata, sembra aiutare lei il burbero trentatreenne tenente di polizia Mayhew a risolvere curiosi, complicati casi di omicidio, che hanno intrigato tanto Joyce Carol Oates.


Agli efferati criminali fatti si intreccia la vicenda di Samantha, che rischia di essere rapita, tanto che a un certo punto la padrona penserà che gliela avrà sostituita con un'altra dipingendole il pelo dello stesso colore, perché è a lei che la ricca zia Agatha ha lasciato la sua ragguardevole eredità. E poi, ovviamente è lei, sempre in mezzo, che col suo “miagolio da soprano” aiuta la donna e il tenente a capire alcune cose, a trovare il bandolo della matassa, quando si accorgono che “c'era qualcosa di strano, strano e diverso nella gatta” e cercano di capire i suoi comportamenti, i suoi segnali: 'La gatta ha dato l'allarme' è del resto il titolo del secondo volume della serie di cui Sellerio ha intrapreso la pubblicazione.


“Se i cani sono estroversi e desiderosi di compiacere, i gatti tendono a una sorta di introversione meditabonda – annota la Oates nell'introduzione al primo di questi volumi sul quello che chiama fenomeno editoriale del cat-mystery – e sono segnatamente disinteressati a compiacere: il genere di personalità si adatta all'investigazione obiettiva e allo smascheramento degli inganni”. E lo sarà anche nel far capire nel primo romanzo chi ha brutalmente ucciso Lily, non apprezzata nipote di Rachel, che era tra l'altro presente all'omicidio (ma era stata drogata), dopo l'arrivo sulla insanguinata scena del delitto della polizia e dopo un altro omicidio con anche raccapricciante mutilazione del cadavere.


“Certe volte Miss Rachel Murdock pensa che la risoluzione degli omicidi dovrebbe essere lasciata alla gente comune”, riferendosi alle “piccole meschinità”, come definisce una serie di piccole cose che per l'autorità avrebbero potuto non significare nulla, quali pezzi di vetro sepolti nel terreno, un'altalena manomessa e, ovviamente, una gatta rimasta richiusa.


“C'era l'enigma del crimine che affascinava la sua mente matematica alla stessa maniera di un problema di algebra”, scrive Hitchens, sapendo, come credeva anche la sua coetanea Agatha Christie, che in questi romanzi polizieschi, “l'investigatore ideale” è un dilettante per il quale è fuori discussione servirsi dei mezzi della scientifica ma deve fare affidamento sulle proprie capacità di ragionamento”, come sottolinea Oates.


Così nel secondo libro pubblicato è dal corpo di un rospo schiacciato che una bambina sta seppellendo in giardino e dai suoi discorsi sui cattivi rapporti tra vicini che Miss Rachel legge come un avvertimento minaccioso e prende in affitto una casa limitrofa, dove si trasferisce con Samantha per guardare e indagare mentre i segnali minacciosi si intensificano fino ad arrivare alla scoperta di un cadavere. È allora che interviene anche Mayhew e si ricompone il terzetto che arriverà pian piano alla scoperta del colpevole.

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