Maratona di New York: numeri, curiosità, storie. E c’è un italiano da record
Che festa per i 54mila maratoneti. L'Italia è la seconda nazione più rappresentata con 2.443 atleti. Mario Bollini, 74 anni, alla 37ª partecipazione di fila
Oltre 54mila maratoneti si sono dati appuntamento a Staten Island per prendere parte alla 53a edizione della TCS Maratona di New York. Migliaia di corridoi provenienti da tutto il mondo, di cui 2.443 italianiseconda nazione più rappresentata dopo gli Stati Uniti.
Uno inizia tra i più spettacolari, come ha affermato Bill Rodgersovvero colui che ha vinto ben quattro edizioni consecutive della maratona dal 1976 al 1979.
Un evento che ogni anno cresce e conta più di 10mila volontari la settimana della gara e 7mila il giorno della maratona. Ben 550 autobus che trasportano i corridori alla partenza, e allo start sono 80mila le bottigliette d'acqua e 43mila i bagel che vengono distribuiti a chi vuole fare uno spuntino prima di correre.
E ultimo ma non meno importante, 11 il numero di volte che la canzone di Frank Sinatra “New York, New York” risuona ai piedi del ponte. E poi un servizio davvero particolare realizzato grazie a “New York Pet Therapy”, con oltre 20 cani da terapia presenti al villaggio, per fornire supporto ai corridoi e alleggerire la tensione che inevitabilmente sale nel pre gara.
storie
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Tante anche le celebrità americane, per lo più attori, presentatori e giornalisti che hanno corso la maratona con il fine di raccogliere fondi per associazioni ed enti benefici. Ma chi ci ha colpito di più sono le tante le persone che hanno corso per portare un messaggioper vincere i propri limiti, per conquistare un traguardo o semplicemente regalarsi una sfida specialissima.
È il caso ad esempio di Floriana Piarulli che sognava la maratona di New York da dieci anni e se l'è regalata quest'anno per i suoi 50 anni.
Epoi Mario Bollini74 anni e primatista mondiale per il numero di partecipazioni consecutive alla maratona di New YorkBen 37 con questa edizione. Le sue parole: “La prima volta è stata nel 1985 e ricordo che eravamo in “appena” 16 mila corridoi e da allora non ho più smesso. Il motivo? È una maratona entusiasmantemolto diversa dalle altre, con la gente che ti incita quando passi e ti fa sentire un campione. E poi è una festa incredibile”.
Mariella Dileoanche lei un'affezionata della maratona di Big Apple, e pacer delle maggiori maratone italiane che dice: “La maratona di New York è la gara della vita perché quello che si vive a qui racchiude tutte le sfaccettature della vita”.
Infine Don Luigi Portaluroincaricato a St. Patrick's Cathedral e della comunità italiana a New York, runner anche lui, che ha tenuto la “Messa del Maratoneta”, la sera prima della 42K, alle 17.30 in una cattedrale gremita. Anche lui avrebbe dovuto correrla perché ci ha spiegato che si allena con regolarità, ma all'ultimo ha dovuto rimandare al prossimo anno.
chi ha vinto
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In campo maschile la vittoria è andata all'olandese Abdi Nageeyeche ha tagliato il traguardo con un tempo di 2 ore, 7 minuti e 39 secondi, superando sul finale il keniano Evans Chebetquindi terzo Alberto Korir. Tra le donne è stata la keniana Sheila Chepkirui a trionfare in 2 ore, 24 minuti e 35 secondi, assicurandosi il primo posto davanti a un'agguerrita concorrenza, inclusa la connazionale Hellen Obirigiunta seconda, terza Vivian Cheruiyot.
l'annuncio
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E nella giornata della maratona si è anche celebrato l'ingresso della Maratona del TCS Sydneysettimo membro della prestigiosa Abbott World Marathon Majors. Un traguardo importante per l'Australia che si proietta così sulla scena mondiale, preparandosi ad accogliere tantissimi runners e loro accompagnatori.
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