Alunno con quattro insufficienze viene bocciato, i genitori fanno ricorso al Tar, ma lo perdono: “La bocciatura non è un giudizio negativo in assoluto, ma segno che il ragazzo debba migliorare”. SENTENZA – Orizzonte Scuola Notizie
Il TAR per il Veneto ha respinto il ricorso presentato dai genitori di uno studente non ammesso alla classe successiva presso un liceo scientifico.
La sentenza, emessa il 5 settembre 2024, conferma la decisione del Consiglio di Classe, che aveva deliberato la non ammissione dello studente a causa di gravi insufficienze in quattro materie, tra cui matematica e fisica.
I genitori, rappresentati dal proprio legale, contestavano la decisione della scuola lamentando una presunta violazione del diritto alla valutazione trasparente, un'errata applicazione dei criteri di arrotondamento dei voti, disparità di trattamento rispetto ad altri studenti e una motivazione insufficiente a sostegno della bocciatura.
Il TAR, tuttavia, ha ritenuto le doglianze infondate, sottolineando come la valutazione del Consiglio di Classe fosse ampiamente motivata e supportata dalle prove del rendimento scolastico dello studente.
“Il giudizio di non ammissione”si legge nella sentenza, “non rappresenta un giudizio negativo in assoluto, ma il riconoscimento della necessità che lo studente rafforzi le proprie cognizioni di base per affrontare con successo l'ulteriore corso di studi”.
Il Tribunale ha inoltre ribadito che la valutazione degli insegnanti, basata su elementi pedagogici e didattici, non può essere sindacata dal giudice amministrativo.