Dossier: Balle Spaziali, Mel Brooks rastrella il deserto della fantascienza
Balle Spaziali (Balle spaziali) è un film del 1987 scritto e diretto da Mel Brooksun'icona della commedia americana, noto per aver firmato alcune delle parodie più brillanti del cinema.
Nonostante abbia superato i trent'anni dalla sua uscita, Balle Spaziali rimane uno dei film più amati del regista e, con i suoi. 25 milioni di dollari di budgetè anche il più costoso che abbia mai realizzato. Di questo budget, una parte significativa, circa cinque milioni di dollari, è stata destinata a George Lucas e alla sua Industrial Light and Magic per la post-produzione e gli effetti specialidimostrando come Brooks volesse creare una parodia con lo stesso livello visivo di un vero film di fantascienza.
Mel Brooks si è assicurato il consenso di Lucas prima di iniziare il progetto, consapevole che Star Wars era ormai un'opera iconica, e ha ottenuto il via libera, ma con una sola condizione: Lucas gli impone il divieto di commercializzare gadget legati al film, per evitare ogni tipo di concorrenza con la sua colossale linea di giocattoli e prodotti. Una decisione comprensibile, ma che ci ha lasciati senza il mitico Balle spaziali: il lanciafiamme.
Ma, in fondo, se questo è il prezzo da pagare per poter guardare Balle Spaziali, siamo felici di accettarlo.
Il protagonista è Bill Pullmannche all'epoca era ancora sconosciuto e che oggi molti ricordano per il ruolo di presidente degli Stati Uniti in Giorno dell'Indipendenza (1996). Pullman è affiancato da un cast notevole che include nomi come Giovanni Caramella (I fratelli Blues1980), Rick Moranis (Acchiappafantasmi1984) e Dafne Zuniga (La Mosca 21989).
Il film presenta inoltre alcuni dei comici americani più popolari degli anni '80, portando sullo schermo volti e voci iconiche della commedia dell'epoca. Questo cast formidabile, guidato dall'ironia e dalla visione comica di Mel Brooks, ha contribuito a creare un'opera capace di far ridere ancora oggi.
La forza di Balle Spaziali non risiede solo nei suoi riferimenti a personaggi e programmi televisivi dell'epoca, ma anche nella qualità della sua comicitàche va oltre il tempo. Infatti, è tutto apprezzato e discusso proprio per l'efficacia delle sue battute e per la cura con cui sono stati creati i personaggi.
È molto più di una semplice parodia di Star Wars: è un omaggio alla fantascienza, carico di avventure e battute memorabili. La comicità di Mel Brooks si manifesta in infiniti riferimenti alla trilogia originale di Lucas, ma anche in elementi creativi e situazioni uniche che rendono il film irresistibile.
È impossibile non ridere durante le numerose scene comiche, come quelle dedicate all'Impero con Rick Moranis nei panni del ridicolo Lord Casco, che parodizza Darth Vader con un'esagerazione geniale. La comicità visiva raggiunge vette straordinarie nella pulizia del deserto, con Lord Casco in uniforme beige; altre gag diventate cult includono l'andare a letto senza cintura di sicurezza, il radar inceppato, gli 'stronzi' che lavorano sull'astronave e gli improbabili dispositivi Mr. Coffee e Mr. Radar.
Anche quella del teletrasporto del presidente Scrocco (interpretato dallo stesso Mel Brooks) è una scena esilarante. Tra i riferimenti cinematografici, uno dei più celebri è sicuramente quello ad Alieno (1979), con John Hurt che ripete la scena del “chestburster” in modo parodistico e surreale.
Le citazioni si estendono anche a Star Trek: il teletrasporto non è infatti l'unico elemento che rimanda alla celebre serie, poiché Tim Russo (che interpreta Tuvok in Star Trek: Viaggiatore) appare nel deserto accanto a Lord Casco, aggiungendo un ulteriore livello di ironia. Mamma la lista di personaggi e riferimenti divertenti continuacon l'iconico Pizza Margherita, il buffo Ruttolomeo (interpretato da John Candy), e la mitica battuta “Che lo Schwartz sia con voi…”, che reinventa ironicamente il concetto della “Forza” di Star Wars.
Come tutte le migliori parodie, Balle Spaziali riesce non solo a intrattenere, ma anche a rendere un raffinato e mai volere omaggio al genere che prendere in giro, diventando al contemporaneo un suo degno rappresentante.
La bravura di Mel Brooks sta proprio nel riuscire a creare un eccellente film di fantascienza/fantasy, tanto che persino George Lucas ha riconosciuto la qualità dell'opera. Nonostante la trama di Balle Spaziali sia chiaramente ispirata a Star Wars, con personaggi come la principessa Vespa, Stella Solitaria e Ruttolomeo che richiamano apertamente Leia, Han Solo e Chewbecca, Brooks riesce a dare al film un'identità propria.
Alla sua uscita, nel 1987, il film fu attaccato da alcuni per essere arrivato in ritardoa un decennio dal primo Star Wars, ma questa critica appare priva di sostanza. Anche Frankenstein Junior (1974) uscì decenni dopo i film originali della Universal sui mostri classici, diventando comunque una delle migliori parodie mai realizzate.
Insomma, balle spaziali è senza dubbio una commedia brillante, che si è guadagnata lo status di cult grazie alla sua genialità comica e alle gag irresistibili. È un film che ogni appassionato di commedia e fantascienza dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, per godersi una risata autentica e apprezzare il talento ineguagliabile di Mel Brooks.
Con battute rapide, scene comiche surreali e un cast straordinario, resta un classico, un'opera che ha saputo unire avventura e umorismo in un mix perfetto. Una vera celebrazione della fantascienza, della cultura pop e del potere dell'immaginazione.
Di seguito una scena clou di Balle Spaziali:
L'articolo Dossier: Balle Spaziali, Mel Brooks rastrella il deserto della fantascienza proviene da Il Cineocchio.