Sessant’anni di Abedi Pelé, che divertiva pure il Pelé vero
Soprannominato come Edson Arantes do Nascimento, ha vinto una Champions e girato il mondo, ha giocato per i Rolex e per i bonus, ha fatto tre figli calciatori e s'è comprato una partita vinta 31-0. E ha dispensato gioia, ovunque
Festeggiare i 60 anni di Abedì Pelé significa celebrare il calcio nella sua essenza più intima, quella che richiama il divertimento del gioco e quindi il rapporto di amorosi sensi – diciamo così – che certi eletti hanno con il pallone. Pelé – nato Abedi Ayew il 5 novembre 1964 e soprannominato come Edson Arantes do Nascimento attorno ai vent'anni – è stato il più forte calciatore ghanese di tutti i tempi, uno dei cinque-sei calciatori africani più iconici di sempre. Nella sua bacheca ci sono tre Palloni d'Oro consecutivi (1991, 1992 e 1993), tre scudetti e la Coppa dei Campioni con il Marsiglia (1993) e quello che per gli africani è il trofeo che conta di più, la Coppa d' Africa, conquistata giovanissimo – ma da protagonista – nel 1982. Pelé è stato un campione capace di segnare l'immaginario collettivo proprio perché portatore sano di fantasia: non è un caso che Pelé – l'Originale – l'ha inserito nella classifica dei 100 calciatori più forti del mondo.