Notte da vecchio Milan: Fonseca e Leao show, sorride anche la Juve
Per i rossoneri questa grande prestazione può segnare la svolta. Motta, ieri il gioco si è visto. La Champions è troppo per il Bologna
La quarta giornata di Champions finisce in gloria per il Milan, bene per la Juve, male per il Bologna. L'impresa ovviamente è quella dei rossoneri contro il Real Madrid che consente loro di tornare prepotentemente in corsa per i primi 8 posti della classifica. Serviva una notte da vecchio Milan, quello dei bei tempi di Sacchi, Capello, Ancelotti, ieri avversario. Quello che alzava le Champions. Alla vigilia si chiedeva di onorare la maglia, la propria storia, insomma di crederci. Ma erano in pochi, noi compresi, a immaginare una prestazione simile, vicina alla perfezione: dominante per molti tratti, con la squadra sempre attenta e concentrata, ma soprattutto coraggiosa e vogliosa di offendere sapendo che se lasci giocare il Real rischi di finire schiacciato dalle qualità individuali dei suoi tanti campioni, ma se invece gli attacchi vanno spesso in affanno soprattutto in questa fase della stagione in cui Ancelotti deve ancora trovare un equilibrio. E conoscendo Perez deve farlo piuttosto in fretta, visto che nell'ultima partita, sempre in casa, ha perso 4-0 col Barcellona che ora è a +9 nella Liga e in Champions ha perso sul campo del Lilla e il prossimo avversario è il Liverpool un punteggio pieno. Il Real attualmente è una squadra che non pressa quasi mai, lunga e larga, lascia ampi spazi, concedere in difesa, ha perso il fosforo a centrocampo dopo l'addio di Kroos, deve ancora affidarsi al vecchio Modric, fa i conti con la controfigura del Bellingham rispetto allo scorso anno, aspetta l'esplosione di un Mbappé volenteroso ma impreciso e lontano dai suoi livelli.
Non sarà facile trovare la quadra e il rischio di ritrovarsi con tante stelle e zero trofei esiste. Ma questi sono problemi altrui, anche Carletto ha sempre il nostro affetto. Torniamo invece al Milan che regala a se stesso e ai suoi tifosi una serata magica, rivincendo al Bernabeu dopo 15 anni, ritrovando il miglior Leao, mostrando ancora una volta le qualità di Pulisic e Reijnders e le manone prenditutto di Maignan. Ma è stato soprattutto l'atteggiamento mostrato a lasciare stupiti ea rilanciare le ambizioni rossonere.
Fonseca, dopo tante lecite critiche, viene certamente ripagato da questa storica vittoria che si aggiunge a quella nel derby in campionato con l'Inter: due vere perle in questo tribolato inizio di stagione. Battere i campioni d'Italia e quelli d'Europa vuol dire qualcosa e cioè che il Milan ha dei valori innegabili e una rosa che deve competere per i massimi livelli. Al netto del deludente momento del Real, va dato merito al portoghese di aver dato scacco matto ad Ancelotti ea aver azzeccato tutte le mosse, compresa quella di inserito dall'inizio Musah che ha dato nerbo e sostanza a metà campo. Teniamo a mente le parole di Fonseca a fine gara: affrontare in Italia squadre anche piccole, che però giocano uomo contro uomo e non lasciano spazi, è difficile. Meglio incontrare il Real al Bernabeu piuttosto che il Monza? No certo, ma negli spazi i giocatori di qualità si esaltano e il Milan ne ha. A partire da Leao che dopo tre panchine di fila in campionato è stato rischierato nella gara più prestigiosa e finalmente ha regalato una prestazione da fuoriclasse, gli è mancato solo il gol ma ha procurato il secondo e il terzo e sfiorato un paio di volte il sigillo personale. Se riuscirà a proseguire così, mettendo da parte l'indolenza che a volte lo zavorra, il Milan ha un giocatore di primissimo livello. Concetti che abbiamo espresso spesso: spetta solo a Leao decidere se far parte dei campionissimi o restare un giocatore di talento ma incompiuto.
Anche se non ha vinto deve sorridere anche la Juve: prestazione convincente, è mancato il risultato pieno. C'è ancora da migliorare, ma la squadra ha giocato, tenuto sempre il campo, creato e ai punti avrebbe meritato di vincere. La Juve può e deve fare meglio negli ultimi 20 metri e stare più attenta in difesa: il gol subito è causato da un posizionamento non perfetto. Va ricordato poi che il Lilla è una squadra in questo momento in grande forma e in Champions aveva già battuto Real e Atletico Madrid. Il progetto di Motta va avanti, il gioco ieri si è visto e questa gara va annoverata certamente tra quelle positive che fanno ben sperare nel futuro in Champions e in campionato. Continua a collezionare rimpianti e ferite il Bologna ieri sconfitto in casa. In queste quattro gare avrebbe certamente meritato qualcosa in più, ma la Champions sembra davvero troppo per la squadra di Italiano. Va onorata e goduta come una festa, con la speranza di regalare ai tifosi prima o poi anche una vittoria.
La giornata fa registrare oltre alla sconfitta del Real anche quella del City con lo Sporting, affondato dalla tripletta di Gyokeres (finale 4-1). Il modo migliore per Amorin per lasciare il club e presentarsi al meglio allo United. Un ko di queste proporzioni è raro per Guardiola. Stanno cambiando le gerarchie in Champions? Intanto Slot a Liverpool non fa rimpiangere Kloop e battendo 4-0 il Bayer Leverkusen si gode il primato assoluto. Stasera capiamo che ruolo possono recitare Inter e Atalanta… Sognare di vincere la Champions non è una follia.
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