Elezioni Usa, il 45% degli elettori ha espresso scontento per la propria situazione economica
Il 45% degli americani che hanno votato si è espresso scontento per la propria situazione economica, affermando che è peggiorata con l'attuale amministrazione democratica. E' quanto emerge dall'exit poll di Abcnews che registra come questo sia una delle percentuali più alte di scontento per l'economia registrata nelle recenti elezioni, più alta del 42% registrata nel 2008 quando si è votato nel mezzo della “Grande Recessione”.
Il 72% degli elettori si è detto non soddisfatto se non addirittura arrabbiato per la direzione in cui sta andando il Paese, mentre appena il 26% si è detto soddisfatto o entusiasta. Allo stesso sondaggio, si registra un 73% di elettori che ritengono che la democrazia sia minacciata.
Il sondaggio della Cnn
Con il 35%, è la democrazia invece la questione più importante per gli americani, secondo un altro exit poll della Cnn, che ha intervistato un campione di elettori all'uscita dai seggi. Seguono l'economia al 31%, l'aborto al 14%, mentre l'immigrazione è solo al quarto posto con l'11%. La politica estera ultima col 4%.
I primi effetti
Il Bitcoin vola sotto la spinta dei risultati che arrivano dagli Stati Uniti. La regina delle criptovalute che ha superato la soglia dei 75 mila dollari spinta dalla prospettiva di un allentamento normativo in caso di vittoria di Donald Trump attualmente si attesta a 74.479 dollari, in progressione del 9% nelle ultime 24 ore. Dopo aver superato l'ultimo massimo storico di marzo a 73.797,98 dollari, il Bitcoin è salito a 75.005 dollari alle 03.08 Gmt circa. Successivamente è sceso, rimanendo decisamente sopra i 74 mila dollari. Durante la campagna elettorale, l'ex presidente si è impegnato a rendere gli Stati Uniti “la capitale mondiale del bitcoin e delle criptovalute”, con un quadro normativo estremamente favorevole, in contrasto con l'amministrazione Biden, che era favorevole ad una rigida regolamentazione del settore.