Cinema

Dossier: il più grande rimpianto di Ridley Scott riguarda i suoi due film più noti


Una cosa su cui puoi contare con Ridley Scott è la sua onestà spietata. Il regista 86enne è famoso per il suo carattere schietto nelle interviste e in passato non ha esitato ad attribuire il flop al botteghino di L'ultimo duello alla generazione dei millennial, criticando apertamente il clima di disinteresse verso il suo film storico.

Allo stesso modo, non si è tirato indietro nell'esprimere la sua opinione sulla serie TV di Alienoda tempo in sviluppo, dichiarando che, per quanto interessante, non potrà mai eguagliare i suoi film.

E su questo punto potrebbe avere ragione, specialmente considerando il suo capolavoro del 1979, Alieno. Il film, che ha dato vita al franchise, è tuttora considerato uno degli horror fantascientifici più iconici, e un esempio magistrale di tensione e atmosfera controllata.

Alien è una pietra miliare che va oltre l'intrattenimento, rimanendo una testimonianza senza tempo della grandezza di Scott. Per quanto possa essere ben fatta la serie TV, sembra improbabile che possa sostituire l'eredità monumentale del film originale.

Curiosamente, Ridley Scott è comunque coinvolto in questo progetto televisivo come produttore esecutivodimostrando come nemmeno il suo legame creativo sia sufficiente a impedirgli di esprimere critiche. Eppure, se fosse stato per lui, avrebbe voluto avere un ruolo ben più rilevante.

set alieno 1979 ridley scottUno dei più grandi rimpianti di Scott, infatti, è non siamo assicurati una maggiore proprietà sui diritti di Alien e di Blade Runnerun altro dei suoi più celebri contributi al cinema.

Dopo il clamoroso successo di Alien nel 1979, Scott si è concentrato su un altro progetto di fantascienza, il film Blade Runner (1982). Tuttavia, nonostante fosse un capolavoro, il film non ebbe il successo commerciale sperato, trovandosi in competizione con ET di Steven Spielberg.

Solo decenni dopo Blade Runner è stato riconosciuto come un altro classico e oggi entrambi i film sono considerati tra le migliori opere di fantascienza mai girate, nonché tra i più grandi film del XX secolo. Sfortunatamente, però, Ridley Scott non ha mai avuto il controllo totale su questi due titoli, lasciando spazio a Hollywood per sfruttarli con innumerevoli sequelalmeno nel caso di Alien.

Dopo che Scott si allontanò dal franchise, James Cameron ne prese le redini e realizzò uno dei migliori sequel di sempre con Alieni (1986). Successivamente, David Fincher subentrerà alla regia di Alieno 3 (1992), spesso ingiustamente critico, e poi fu la volta di Joss Whedon e Jean-Pierre Jeunet con Alien: La clonazione (1997), che portò la saga verso un tono da horror di serie B.

Scott finalmente tornò al franchise con Prometeo (2012) e Alieno: Patto (2017), cercando di riportare la serie alle origini filosofiche, ma nemmeno questi film gli garantirono una vera proprietà sul marchio.

Nello stesso anno in cui realizzò Alien: Covenant, Blade Runner ricevette un seguito con Blade Runner 2049diretto da Denis Villeneuve, un altro gioiellino che, però, arriva Alieno: Pattonon trovò fortuna al botteghino.

Da una parte, dunque, troviamo l'evoluzione irregolare di Alien, con continui tentativi di sequel e prequel, tra cui il recente Alieno: Romolo di Fede Alvarez. Dall'altra parte, i due film di Blade Runner, entrambi splendidi, ma senza riscontro economico.

Ridley Scott è convinto che le cose sarebbero andate diversamente se avesse avuto un maggiore controllo creativo su entrambi i franchise.

Attualmente, il marchio Alien appartiene alla Disneyin seguito all'acquisizione di 20th Century Fox nel 2019. Blade Runner, invece, è di proprietà di Alcon Entertainmentche sta sviluppando la serie Blade Runner 2099 con Michelle Yeoh per Amazon Prime Video.

Scott Ford Set Blade Runner 1982Scott Ford Set Blade Runner 1982Questo significa che Ridley Scott assistere impotente all'evoluzione dei franchising da lui creati, vedendo le sue visioni originali trasformarsi nel tempo senza la sua tutela.

In una recente intervista, Scott ha paragonato la sua situazione a quella di un “Ingegnere” dell'universo di Alien, costretto a guardare le proprie creazioni deteriorarsi. Anche se Fede Álvarez ha chiesto consiglio a Scott per il montaggio finale di Alieno: Romoloil regista ha espresso in un'intervista all'Hollywood Reporter il suo rammarico per non aver blindato i diritti di Alien e Blade Runner, dicendo proprio:

Avrei dovuto chiudere tutto, come ha fatto [Steven] Spielberg con Jurassic Park e gli altri suoi film, e come ha fatto James Cameron con i suoi progetti. Ho riportato in vita Alien con Prometheus e Alien: Covenant, e avremmo dovuto riacquisire i diritti in quel momento, ma qualcuno è stato negligente.

Scott non nomina esplicitamente i responsabili, ma ha spiegato a Vanity Fair che, essendo allora ai primi anni della sua carriera, non aveva l'esperienza per assicurarsi i diritti in quel momento.

Alla domanda su come sarebbe stata la storia dei franchise con un controllo totale da parte sua, Scott ha risposto con ironia, facendo intuire che probabilmente ci avrebbe risparmiato la famigerata scena della partita di basket In Alien: La clonazione.

Di seguito trovate la scena incriminata:



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