Sport

“La disabilità non è un limite”: Paglia si prepara a sciare in due ore no stop


Il tenente Colonnello dell'Esercito sarà il primo tetraplegico a cimentarsi nello sci nordico di fondo: “Sarò anch'io con te”, ha detto il Ministro dello Sport Abodi che ha ribadito: “Con i dovuti modi e tempi si dovrà arrivare a unificare Coni e Cip”

Simone Corbetta

6 novembre – 18:11 – ROMA

“La disabilità non è un limite”. Questo ilclaim che accompagna il progetto “ORA NO LIMITS”, portato avanti dal Tenente Colonnello dell'Esercito Gianfranco Paglia, e che vede per la prima volta un tetraplegico cimentarsi nello sci nordico di fondo. “Tutto ciò non è fatto per valorizzarmi – commenta Paglia – ma vuole essere un mezzo per sensibilizzare la società civile e dare l'opportunità, a chiunque viva una disabilità, di non farlo dal divano di casa. Vogliamo dimostrare veramente che la disabilità non può e non deve essere un limite”. Gianfranco Paglia, che già lo scorso anno ha colto la sfida di sciare per un'ora, raggiungendo la distanza di 5,7 chilometri, quest'anno si cimenterà in una gara di due ore no stop, sempre nello sci di fondo sitting. Vista la sua lesione, così grave ed invalidante, si tratterà di una vera e propria impresa. Saranno due le prove previste: la prima il 6 dicembre ad Armentarola (Corvara in Badia), mentre la prova sulle due ore, si svolgerà durante il giorno di riposo della tappa di coppa del mondo in Val di Fiemme, tra il 30 gennaio e il 1 febbraio. “Il 6 dicembre ci sarò anche io con te, Gianfranco”, ha commentato il Ministro dello Sport ei Giovani Andrea Abodi durante la conferenza svolta al Circolo Ufficiali dell'Esercito “Pio IX”, annunciando la sua presenza nella prima delle prove che Paglia sosterrà per il record. “L'obiettivo è quello di riuscire a garantire nella quotidianità le pari opportunità – continua Abodi -, cosa che ancora non succede. Ci sono limiti che vanno ben oltre la fisicità e sono limiti culturali. Il 6 dicembre sarò lì, non per fare un record, ma per ribadire il mio impegno, insieme alla Ministra Locatelli e al Governo, che sport e disabilità viaggiano in armonia e sinergia”. Sull'unificazione fra sport olimpico e paralimpico: “Per consacrare quanto sancisce l'articolo 33 della Costituzione, con i dovuti modi e tempi, si dovrà arrivare a unificare Coni e Cip”. Importante è anche mettere a norma le infrastrutture esistenti sul territorio: ”Le lacune iniziano proprio lì, gli impianti devono essere veramente accessibili, ma non lo sono quasi mai”.

Pancalli

Anche il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli ha ribadito quanto sia importante il ruolo dello sport nella vita di tutti i giorni: “Il mondo sportivo, erroneamente, viene vissuto in modo collaterale a quello della quotidianità, ma di fatto non è e non deve essere così”. Aggiunge: ”Il termine di famiglia l'ho sempre utilizzato per quella paralimpica. Senza un gruppo non si va da nessuna parte, anche negli sport più individualisti”. Conclude: “Tutti possiamo volare, a patto che qualcuno crea percorsi e presupposti e un modo, sicuramente, può essere lo sport”.

crosetto

Alla conferenza ha preso parte anche il Ministro della Difesa Guido Crosetto: “Il vostro è un chiaro esempio di cosa significa progredire sempre, con sacrificio e tenacia. La disabilità non definisce chi sei, ma come affrontare le sfide. I componenti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa sono gli esempi più brillanti. Guardiamo a voi per imparare, per comprendere che spesso i limiti dipendono dalla determinazione nel volerli superare, ma parte della famiglia della Difesa che vi segue con affetto e passione lupi in branco che si muovono con in testa i più deboli, perché il passo del branco lo determinino loro, così dobbiamo fare noi, sostenendovi e accompagnandovi in ​​ogni sfida e in ogni vittoria, perché la Difesa non lascia indietro nessuno A tutti gli atleti va il nostro più sentito ringraziamento. Al Tenente Colonnello Paglia, Medaglia d'Oro al Valor Militare, la nostra ammirazione per la sua indomabile energia nel superare ogni limite, promuovendo lo sport come opportunità di inclusione e voglia di rinascita”.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *