Dopo Pep, Inzaghi ha spento anche l’Arsenal. Zero gol presi in 4 partite: Inter, difesa da Champions
Resiste la porta inviolata di Sommer dopo i clean sheet con Manchester City, Stella Rossa e Young Boys. L'ultima “vittima” dei Gunners
Dev'essere la nebbia. Quella patina grigiastra fitta fitta che ha avvolto la difesa dell'Inter e l'ha resa un fortino da nottate europee da ricordare. La vittoria nerazzurra contro l'Arsenal è figlia di una gestione ragionata della gara. Arteta si porta dietro la nomea di giochista. Di cultore di un calcio offensivo dove gli esterni fanno da prìncipi. San Siro li ha stritolati.
rotazioni
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L'Inter ha chiuso la quarta partita su quattro da imbattuta. Nella nuova Champions condivide il primato insieme all'Atalanta, vittoriosa con lo Stoccarda. Ha tenuto alta la guardia contro City, Stella Rossa, Young Boys e Arsenal. Quattro squadre che macinano reti: il Manchester ha il secondo miglior attacco della Premier, i Gunners il sesto, i serbi ne hanno infilati 43 in 13 gare e gli svizzeri 16. L'Inter è uscita indenne da diverse prove, e l'ha fatto con tre difese diverse. Nell'ordine: Bisseck-Acerbi-Bastoni all'Etihad, Pavard-de Vrij-Bastoni con la Stella Rossa, Pavard-Bisseck-de Vrij a Berna e ancora Bisseck-de Vrij-Pavard contro l'Arsenal. In posizioni diverse. Il tutto dopo aver blindato la porta contro Empoli e Venezia. Domenica arriverà il Napoli, sesto miglior attacco del campionato. Una sfida scudetto per blindare il forte.
difesa blindata
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La difesa nerazzurra ha imparato cos'è il riscatto. Dopo un inizio a tentoni, con diversi errori distribuiti tra Genoa, Monza, Torino, Udinese, Juventus e così via, l'Inter si è rimessa in sesto e ha blindato la sfida con l'Arsenal soprattutto grazie a una grande prova difensiva. Ha saputo incassare senza cadere a terra. Il migliore del terzetto è stato Bisseck, il centrale tedesco che quando c'è da murare si immola a centro area. Suo l'intervento provvidenziale su Havertz nella ripresa. Suoi i quattro duelli aeri vinti in tutta la partita (più di tutti). Inoltre, analizzando la sua mappa di calore, si può notare ancora una volta la sua inndole offensiva. Bisseck si aggancia con e senza palla lungo la corsia mancina. Non è Bastoni, non è Dimarco, ma quando c'è da pungere lo fa. L'ultimo appunto è per de Vrij, alla sesta partita di fila. Ha tenuto botta dopo l'infortunio di Acerbi e ha chiuso con un altro clean sheet. All'ultimo minuto ha ribattuto un tiro decisivo. Il guardiano del faro.
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