Precedenti, freni, staccate e testa: ecco perché tra Bagnaia e Martin è tutt’altro che finita
Il 16 e 17 novembre a Barcellona, circuito favorevole a Pecco, si aggiudica il Mondiale. Lo spagnolo parte da +24. L'amico e strategia di Jorge svela la strategia per non farsi riprendere
Non è finita. Il mondiale MotoGP 2024 si decide nell'ultimo round del 16 e 17 novembre sul circuito spagnolo di Montmelò. Martin, per mettere a segno il “colpaccio” del suo primo titolo iridato MotoGP, può correre solo seguendo Pecco, senza inventarsi nulla. Sarà così? Niente è scontato. Gli undici sorpassi e contro sorpassi, emblemi di classe e di orgoglio, nei primi tre giri del GP della Malesia tra i due contendenti al titolo, sono l'anticipo di quel che potrebbe ancora accadere in Spagna, nel rush finale. Ventiquattro punti dividono Martin (485) da Bagnaia (461), un tesoretto non da poco che però non lascia tranquillo Jorge né mette Pecco nella condizione di sconfitto. Come non ricordare la finalissima 2023 in Qatar persa da Martin quasi per beffa? “Quella fu una sfortuna davvero unica – ricorda l'ing. Daniele Romagnoli, capotecnico di Martin e suo fidato “amico-stratega” -. abbiamo ricevuto tre gomme medie, quella indicata come la migliore era stata montata su un cerchio più pesante di 100 grammi . Abbiamo così optato per una delle altre due e, purtroppo, per qualche motivo non ha funzionato”.