In cammino verso il Magis, così a Palermo la formazione contrasta la fuga dei cervelli
Padre Gianni Notari.
Una scuola di formazione politica che si ispira ai valori di Santo Ignazio di Loyola e che da 38 anni ispira i giovani in percorsi di cittadinanza attiva e di generazione in territori che hanno bisogno di essere esplorati, ascoltati. È l'impegno della scuola di formazione politica “Pedro Arrupe” a Palermo diretta da padre Gianni Notari, gesuita, e fondata da padre Bartolomeo Sorge. «Erano anni in cui a Palermo il clima sociale era inquinato dalla mafia, dalla logica della sopraffazione, il potere mafioso era capace di spegnere ogni speranza nel cuore delle persone, così noi gesuiti insieme a un gruppo di laici decidiamo di dare il nostro contributo al fianco di quella parte della città che non voleva chinare la testa», spiega padre Gianni Notari.
La scuola di formazione vede oggi un gruppo di 25 giovani impegnati in percorsi che mirano a rigenerare percorsi e contesti sociali e abitativi, con borse di studio, cercando così di contrastare il fenomeno della fuga dei cervelli dalla Sicilia: «Ci sono tanti giovani qualificati che lasciano la nostra terra, alcuni ritornano, altri non tornano più, la fuga è determinata da scarse politiche pubbliche che non valorizzano le risorse dei territori, una politica autoreferenziale che lascia pochi margini di crescita, una tragedia», aggiunge padre Gianni.
L'istituto mira ad accompagnare le persone, offrendo metodi di lettura e di comprensione della realtà, attivando sui territori azioni sinergiche come nel progetto “Generazioni”. Come avvenuto a Borgovecchio, quartiere di Palermo, dove i giovani che seguono il percorso di formazione stanno ascoltando le storie delle persone, creando gruppi di studio: «Un'agorà territoriale dove i cittadini misurandosi con le istituzioni individuano strade percorribili per uscire da determinate situazioni» , ispirandosi in una formula cara ai gesuiti a “un cammino verso il Magis”, non accontentandosi mai dell'acquisito, progredendo.
Nella scuola di formazione politica “Pedro Arrupe” il prossimo 11 novembre si terrà l'incontro dal titolo: È possibile tornare ad immaginare la pace in un tempo che riabilita la guerra come strumento per risolvere i conflitti? Ne parleranno Vincenzo Ceruso, della Comunità di Sant'Egidio, Domenico Quirico, giornalista de La Stampa, testimone in alcuni degli scenari di guerra degli ultimi decenni. L'incontro sarà introdotto da padre Gianni Notari, interverrà Emiliano Abramo, responsabile della Comunità di Sant'Egidio in Sicilia, a moderare il dibattito sarà Anna Straropoli, docente alla Pontificia facoltà teologica di Sicilia.