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Giorgino, XXI Secolo torna su Rai1 e diventa digital – Tv – Ansa.it


(di Laura Valentini) 'XXI Secolo, quando il presente diventa futuro' torna su Raiuno il lunedì in seconda serata ma si espande su più giornate e su più mezzi diventando un vero e proprio hub multimediale dell'informazione Rai. A raccontare le novità della seconda edizione che prende il via l'11 novembre oggi a viale Mazzini c'erano l'ideatore e conduttore Francesco Giorgino e, tra gli altri, il direttore dell'Approfondimento Rai Paolo Corsini che ha chiarito come “l' obiettivo di quest'anno è quello di fare di XXI Secolo un programma multipiattaforma che possa essere raggiungibile e fruibile su vari mezzi, in un'ottica di ampliamento delle modalità di offerta di un prodotto di alta qualità”. Oltre al racconto settimanale dei temi di attualità corredato da interviste con i protagonisti e da analisi dei dati, in onda nella collocazione del lunedì in seconda serata, XXI Secolo avrà un'appendice 'Digitale' il mercoledì, giovedì e venerdì su RaiPlay; il martedì sarà la volta del podcast 'XXI Secolo, quando il presente diventa futuro' mentre l'ultimo sabato del mese arriva il podcast 'XXI Secolo Celebrities'. Su RaiPlay le interviste, i dati ei reportage saranno realizzati attraverso una raccolta di originali dedicata in modo particolare agli utenti più giovani “un segmento – dice Giorgino – cui vogliamo rivolgerci in modo specifico anche in termini di linguaggio”. Del resto, spiega la direttrice di RaiPlay Elena Capparelli quasi la metà del pubblico della piattaforma ha meno di 45 anni mentre la vocazione digitale di XXI Secolo si declina anche con i libri Rai, con il direttore Roberto Genovesi che spiega come si pensi a instant book digitali sui principali argomenti del programma.


La narrazione 'istituzionale' è la cifra di XXI Secolo, spiega il conduttore. “Bisogna essere molto equilibrati, assumere una postura istituzionale: c'è bisogno di raccontare l'Italia senza indebolire l'identità del paese” afferma. Il programma quest'anno “segue la stessa struttura narrativa dell'anno scorso con alcuni cambiamenti. La scommessa è quella di contaminare elementi peculiari di narrazioni diverse: della parola, con la forma del monologo o editoriale, del talk show, con intonazioni molto pacate finalizzate a far comprendere i temi, infine con le immagini viste che abbiamo una bella squadra di inviati”.

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