Sinner è il re dell’indoor, nessuno come lui fra gli 8 maestri di Torino

Sei tornei conquistati, 68 successi e sole 21 sconfitte per una media di vittorie del 76,4%. Jannik Sinner è attualmente l'indiscusso re dell'indoor. A soli 23 anni l'altoatesino ha dei numeri veramente incredibili, quando si parla di tennis giocato al chiuso, già degni dei grandissimi del passato. Nessuno in questo momento sembra essere alla sua altezza in indoor, anche i numeri dicono che l'uomo da battere alle Finals di Torino è lui.

perfetta per lui

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Jannik in questo tipo di superficie, veloce e perfetta per le caratteristiche dell'altoatesino, non perde da Rotterdam 2023, quando a batterlo, in finale, fu Daniil Medvedev. Come sappiamo, altri tempi. Dopo ci sono state le vittorie a Vienna, la Davis conquistata a Malaga, con l'Italia dove vinse tutte e tre le partite, il torneo vinto, sempre a Rotterdam, nel 2024. Non è un caso che quattro dei primi sette tornei vinti in carriera dall'attuale numero uno del mondo siano stati in indoor (due volte Sofia, 2020 e 2021, Anversa e Montpellier). Anche l'esibizione in Arabia Saudita, la Six Slam Kings, al chiuso, ha sottolineato la differenza tra di lui e il resto della truppa. In questo momento, nel circuito, soltanto Novak Djokovic con il 79,77% di partite vinte ha una percentuale migliore sui campi indoor. Certo, il fenomeno serbo ha giocato 248 partite contro le 89 di Sinner, ma Nole è ormai alla fine della sua sbalorditiva carriera, mentre l'azzurro è quasi all'inizio.

il confronto

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Dei giocatori che partecipano alle Finals di Torino, nessuno ha le percentuali di Sinner. Certo, Zverev e Medvedev hanno vinto più tornei indoor, otto a testa, e anche le Finals stesse (due volte il tedesco, una volta il russo), ma entrambi sono tennisticamente e anagraficamente parecchio più anziani di Jannik. Zverev, 27 anni, ha il 67,44% di partite vinte in indoor (87-42), Medvedev, 28 anni, il 68,9% (91-41). Sinner ha sì vinto meno tornei rispetto a loro dovuti, ma con molte meno partite e tornei giocati. Discorso a parte va fatto invece per Carlos Alcaraz, non certo amante del gioco al chiuso: lo spagnolo non ha mai vinto un torneo indoor, nemmeno una finale, e ci ha giocato solo 33 volte (23-10), davvero non è il suo terreno preferito.