Fitto: «Qui non rappresento un partito ma il mio impegno per l’Europa»
BRUXELLES – «Abbiamo bisogno di una politica di coesione basata su tre punti: riallacciare il rapporto con le autonomie locali con scelte che custodiscono i singoli territori; avere una governance multilivello e il partenariato; rispondere alle nuove sfide come quella climatica, digitale e demografica». Lo ha detto il commissario designato alla Coesione, Raffaele Fitto, nel corso della sua audizione al Parlamento europeo. Fitto, che dopo la presentazione iniziale in inglese è passato all'italiano nelle risposte ai parlamentari, ha esordito sottolineando il suo profilo europeista: «Non sono qui per rappresentare un partito politico, uno stato membro, ma sono qui per presentare il mio impegno per l'Europa». Fitto ha ricordato anche l'importanza che il nuovo esecutivo europeo intende dare alla politica di Coesione, avendo affidato «per la prima volta a un vicepresidente che esegue l'incarico per coesioni e riforme: questo dimostra quanto cruciale sarà questa politica nei prossimi anni».
Clima di sfiducia tra i partiti, slitta l'ok ai vicepresidenti
Il clima in cui si è aperta l'ultima giornata di audizioni all'Europarlamento, tuttavia, è segnato da un netto deficit di fiducia tra le forze politiche della maggioranza che sostiene il secondo mandato di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. Perciò la valutazione dei sei vicepresidenti scelti dalla politica tedesca, dunque, sarà espressa solo dopo la conclusione di tutte le sei audizioni in programma oggi. La ragione è evitare che Popolari e Socialisti possano farsi sgambetti reciproci, in particolare proprio su Fitto e sulla spagnola Teresa Ribera, socialista e numero due dell'esecutivo con l'incarico della Concorrenza e delle politiche verdi. Le valutazioni, dunque, arriveranno tutte insieme, probabilmente domani.