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Fondazione Gariwo e Nazioni Unite: una nuova alleanza per prevenire i genocidi



Durante il GariwoNetwork 2024, evento annuale che chiede le realtà impegnate nella diffusione del messaggio dei Giusti, è stato siglato un importante memorandum d'intesa tra l'Ufficio del Consiglio speciale delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio e la Fondazione Gariwo. Questa nuova alleanza mira a promuovere la prevenzione dei genocidi attraverso iniziative educative e la creazione dei Giardini dei Giusti in tutto il mondo.

L'accordo rappresenta un passo significativo verso una sensibilizzazione globale sulle atrocità come genocidi, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, grazie a strumenti simbolici e di forte impatto educativo come i Giardini dei Giusti. Questi spazi commemorano le persone che hanno lottato contro l'oppressione, ricordando l'importanza della responsabilità individuale e della resistenza morale.

Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo, ha sottolineato l'importanza di questa nuova collaborazione con le Nazioni Unite: “Ringrazio l'OSAPG delle Nazioni Unite, e in particolare la Consigliera speciale Alice Wairimu Nderitu, per questo importante risultato. Raphael Lemkin, che ha coniato il termine 'genocidio', aveva in mente questo principio: quando una parte dell'umanità viene distrutta, tutta l'umanità perde una parte di sé. I Giardini dei Giusti sono un allarme contro le ingiustizie e una speranza di sensibilizzazione.”

A queste parole si sono aggiunte quelle di Alice Nderitu, Sottosegretario generale e Consigliere speciale delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio, che ha dichiarato: “I Giardini dei Giusti sono un promemoria tangibile delle conseguenze dell'odio e del ruolo che ciascuno di noi può assumere per costruire un mondo più empatico e giusto.”

Il memorandum prevede la realizzazione di attività congiunte, tra cui programmi educativi, campagne di sensibilizzazione e la promozione dei Giardini dei Giusti come simboli di coraggio morale. La collaborazione riflette una visione condivisa per un futuro in cui la memoria dei genocidi e dei crimini atroci diventi un monitoraggio per le generazioni a venire.





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