Il maltempo e una tela strappata non fermano l’impresa di Pedote alla Vendée Globe

Mentre Jannik Sinner consolidò la sua leadership mondiale a Torino, un altro connazionale si faceva valere nella regata più avventurosa: la Vendée Globeil giro del mondo in solitaria, senza scalo e senza assistenza. Giancarlo Pedote nel week end è diventato il primo italiano a conquistare temporaneamente il primo posto nella storia della competizione che parte e si conclude a Sables d'Olonne in Bretagna, dopo aver attraversato i mari del Sud. Il tutto riparando pure una tela strappata da una prima sfuriata di raffiche dei venti del Finistere.

MESSAGGI

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Insomma, Pedote fa sul serio. E' l'esperienza positiva della precedente Globo della VandeaConclusa quattro anni fa all'ottavo posto, ne fa se non un favorito, almeno uno dei potenziali sfidanti ai principali candidati alla vittoria. Ma la regata, partita una settimana fa, è solo all'inizio e il toscano laureato con filosofia aveva stemperato gli ardori prima di prendere il largo: “Nel momento in cui ti adagi, commetti l'errore che nei mari del sud può risultare fatale ”. Fatale poteva già essere il maltempo che ha strappato la vela principale dell'Imova di Pedote su circa quattro metri. Il toscano non si è scoraggiato e ha lavorato una giornata intera, ammainando la vela aperta e ricucendola a mano, incollandone i lembi, tra il ponte e la cabina, per poi issarla di nuovo e ripartire all'inseguimento dei rivali. Non prima di aver messo pure un paio di messaggi sulla toppa, dedicati alla famiglia e allo sponsor Prysmian. Al quinto giorno di regata, comunque, sono stati gli altri a inseguire il primo italiano di sempre in testa alla regata. Un evento celebrato da Pedote con uno dei suoi video social pieni di buonumore, con la luna già alta al tramonto, e il tifo dei due figli da casa. In testa della classifica temporanea, stamane, c'è l'inglese Sam Goodchild. Pedote si accoda al dodicesimo posto, a 126 miglia nautiche. A più di 22mila miglia dal traguardo.